Canonica a luci rosse, nuovo scandalo per il sacerdote dei festini gay da Napoli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2017 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Canonica a luci rosse, nuovo scandalo per il sacerdote dei festini gay da Napoli

Canonica a luci rosse, nuovo scandalo per il sacerdote dei festini gay da Napoli

NAPOLI – Nuovo scandalo a luci rosse per i sacerdoti, ma stavolta la canonica è cambiata. Se il caso di Don Andrea Contin ha dato il via alla scoperta dei festini gay nelle parrocchie del nord Italia, un nuovo scandalo arriva ora ma dalla provincia di Napoli. La Procura ha perquisito prima di Pasqua le canoniche di due preti, l’ex parroco di Pizzofalcone e il parroco di Pozzuoli, a caccia di prove su presunti rapporti a pagamento con clienti di genere maschile.

L’inchiesta partita dalla rivista Panorama ha scoperchiato il vaso di Pandora delle canoniche delle chiese italiane e delle abitudini a letto dei loro parroci. Emanuela Longo sul sito Il Sussidiario scrive che durante la trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso si è tornato a parlare delle canoniche a luci rosse e dopo il caso di Don Andrea Contin, attorno al quale è sceso il silenzio, arriva ora un nuovo parroco protagonista di festini gay, stavolta dalla Campania:

“Dopo l’emblematico caso di Don Andrea Contin, attorno al quale attualmente sembra essere sceso il silenzio, la trasmissione dell’ammiraglia Mediaset si occuperà di un nuovo caso emerso nei giorni scorsi e che avrebbe a che fare con preti e festini gay. Due parroci nel Napoletano sono stati sottoposti a perquisizione nell’ambito di un’inchiesta scottante legata allo sfruttamento della prostituzione. E’ quanto rivelato dal quotidiano Il Mattino nella sua edizione online e che ha sottolineato come le perquisizioni effettuate i primi di aprile abbiano riguardato nello specifico gli uffici dell’ex parroco di Pizzofalcone e del parroco di Pozzuoli.

I due religiosi sono stati indicati come presunti clienti di rapporti sessuali a pagamento con soggetti maschili. Al momento i due religiosi non sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati, ma il caso è destinato ad ampliarsi ed a fare non poco discutere. Al momento, sarebbero ancora in corso gli accertamenti su una serie di elementi che comprenderebbero anche materiale informatico al vaglio del procuratore aggiunto Luigi Frunzio e finalizzati alla verifica del presunto coinvolgimento di minori nell’inchiesta. Sempre secondo le ultime indiscrezioni, i militari avrebbero provveduto nel corso delle loro perquisizioni a sequestrare alcuni filmati a luci rosse. Tra gli altri elementi al vaglio, anche i messaggi hard estrapolati dalle chat e che proverebbero i festini gay con i preti”.