Carabinieri sventano sequestro di persona a Nuoro: 2 arresti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2016 - 15:05 OLTRE 6 MESI FA
Carabinieri sventano sequesto di persona a Nuoro: 2 arresti

Carabinieri sventano sequestro di persona a Nuoro: 2 arresti

NUORO – Carabinieri sventano sequestro di persona a Nuoro: 2 arresti. Hanno tentato di sequestrare un barista ma il loro tentativo è fallito grazie al rapido intervento dei carabinieri che hanno sventato il piano e arrestato due giovani, un italiano e un albanese. In manette, come riporta l’Unione Sarda sono finiti “Pandi Basha, 21 anni, allevatore di Benetutti originario dell’Albania, e Gavino Puddu, 20 anni, disoccupato di Orani”.

I due hanno tentato il colpo a Nuoro. Nella tarda serata di giovedì 21 gennaio erano pronti per il sequestro del titolare di un bar in viale martiri della libertà a Nuoro. Ma il piano è fallito perché ai carabinieri di Nuoro era arrivata una soffiata. Ancora l’Unione Sarda:

I militari, avendo avuto notizie di una possibile rapina, hanno deciso di osservare i movimenti dei due giovani con appostamenti e pedinamenti. A insospettire fortemente i carabinieri è stato il fatto che, nella notte tra mercoledì e giovedì, Basha, invece di tornare nell’ovile di Benetutti, è passato a Orani e, con un altro ragazzo, è poi andato a Nuoro, in via Martiri della Libertà. I due si son poi appostati vicino a un bar.

Poco dopo le cinque, mentre i titolari dell’esercizio, due coniugi del capoluogo barbaricino, si stavano apprestando ad aprire il locale, i due giovani, con passamontagna, guanti e armi in pugno, hanno iniziato ad avvicinarsi al locale. I militari, al fine di evitare più gravi conseguenze, sono intervenuti, fermando e arrestando l’albanese, trovato in possesso di una pistola Beretta calibro 6,35, completa di 6 cartucce, 32 fascette in plastica autobloccanti e un tirapugni, mentre il suo complice, anch’esso armato di pistola, è riuscito a scappare per le vie cittadine.

Dopo un inseguimento è stato arrestato anche Puddu. A inchiodarli la presenza di fascette autobloccanti che, per i carabinieri, provano che i due volessero sequestrare il barista.