Carlo Verdone contro zone rosse a Roma: “Qui diventa tutto zozzo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2015 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Verdone contro zone rosse a Roma: "Qui diventa tutto zozzo"

Carlo Verdone contro zone rosse a Roma: “Qui diventa tutto zozzo”

ROMA – Le zone rosse, quelle della prostituzione legalizzata e controllata, non piacciono a Carlo Verdone. L’attore, che quando si tratta di Roma, ha sempre qualcosa da dire affida al Fatto Quotidiano la sua riflessione. Si definisce “all’antica” e punta il dito contro il rischio che “tutto diventi zozzo, perché qui siamo a Roma, non in Olanda”.
Le parole di Verone

“Io capisco il tentativo del Comune, ma il desiderio di regolarizzare una materia così spinosa temo sia una utopia in partenza. Frse regolamenteranno l’Eur ma resteranno tanti altri quartieri senza legge. Ci sarà la Salaria, ci sarà la Tiberina. I magnaccia mica se ne andranno”.

“D’accordo, regolamentiamo l’Eur. Posso anche sforzarmi di capirlo. Poi però c’è tutto il resto di Roma, che è una città ancora più complessa di tutte le altre. Ragiono di continuo su questa vicenda e non riesco a essere convinto. Sia perché servirà a poco, prefiggendosi di regolamentare un problema eterno, sia perché è una mossa viziata da un errore etico di base, ammettere che il corpo femminile possa essere messo in vendita. Sarò all’antica e sarò ingenuo, ma non posso accettare una cosa simile”.

Il sindaco Marino immagina invece delle zone di tolleranza che siano presenti un po’ in tutta la città. “Forse si può trovare un equilibrio – spiega il sindaco di Roma a RainNews 24 – individuare dei luoghi dove” il fenomeno “non è tollerato, come parchi pubblici in cui le famiglie vanno” e in cui i clienti ricevono a casa “una multa in cui si dice chiaramente che la sanzione di 500 euro è legata al fatto che si intrattenevano” con prostitute.

Tolleranza in altre zone lontane da condomini e scuole? “Non posso che immaginare situazioni di questo tipo, non sono un legislatore nazionale”, risponde. Il riferimento è all’Eur, dove il presidente del municipio vuole sperimentare la zonizzazione della prostituzione, con strade presidiate in cui il fenomeno viene tollerato. Per Marino “bisogna proteggere la famiglia con i suoi valori, dare la possibilità alle persone di poter usufruire di un parco, di una strada senza trovarsi a dover dare spiegazioni ai propri figli” sulla presenza delle prostitute. “Bisogna delineare un percorso che è molto delicato perché dall’altro lato c’è lo sfruttamento, spesso di ragazze addirittura minorenni, che è un crimine orribile. Sfruttare il corpo delle donne è una cosa orribile. Io credo che chi lo fa vada preso, messo in carcere con le chiavi buttate per sempre”. “Individuare dei luoghi dove” il fenomeno “non è tollerato assolutamente” per il sindaco “potrebbe essere un deterrente per liberare delle zone. Noi abbiamo bisogno di un maggiore sforzo delle forze dell’ordine”..