Carmelo Cipriano, spunta un’altra vittima: “Il maestro di karate mi ha molestato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2017 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA
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Carmelo Cipriano, spunta un’altra vittima: “Il maestro di karate mi ha molestato”

BRESCIA – Carmelo Cipriano, spunta un’altra vittima: “Il maestro di karate mi ha molestato”. Una ragazza di 22 anni la sera del 12 ottobre si è presentata in Procura a Brescia per denunciare il maestro di karate di 43 anni, accusato da altre giovani ragazze di violenza e abusi.

La ragazza era minorenne all’epoca dei fatti, e come le altre allieve ha dichiarato di aver avuto rapporti nella palestra di Lonato del Garda, in provincia di Brescia, di cui Cipriano è proprietario. Si tratta della settima ragazza che denuncia l’uomo dopo la prima presunta vittima, scrive il sito Brescia Today:

“Una cifra che, ora che il 43enne è in carcere a Pavia, pare destinata a crescere, giorno dopo giorno. Gli stessi investigatori rivolgono un appello alle ragazzine che hanno frequentato la palestra di Lonato e che hanno ricevuto attenzioni particolari: l’invito è quello presentarsi in Procura e raccontare quanto visto o subìto”.

Poche ore fa ha raccontato il suo vissuto in Procura a Brescia così come prima di lei avevano fatto altre sei ragazze, poco più che bambine all’epoca degli incontri con l’uomo, detenuto da una settimana nel carcere di Brescia con le accuse di detenzione di materiale pedopornografic0, rapporti con minori, violenza di gruppo e atti sessuali con minori.

La settima giovane a puntare il dito contro il maestro di karate, proprietario di una palestra a Lonato del Garda, nel Bresciano, è residente nel Mantovano e ha spiegato di aver conosciuto Cipriano all’età di 16 anni e di averlo frequento per circa un anno. Domenica ha denunciato il proprietario della palestra di Lonato del Garda ai carabinieri poi si è presentata dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani per dire che anche lei da ragazzina ha subito gli abusi nell’infermeria della palestra che il maestro di karate aveva trasformato in uno stanzino del sesso proibito.

L’inchiesta, che oltre a Cipriano vede indagate a piede libero altre tre  persone, si allarga e nelle prossime ore potrebbe aumentare ancora il numero delle giovani pronte a denunciare le violenze sessuali dell’adulto che considerava le sue allievi minorenni, delle baby fidanzate. Dal carcere bresciano di Canton Mombello l’uomo, sposato, non ha ancora raccontato la sua verità dopo che nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Alessandra Di Fazio si è avvalso della facoltà di non rispondere.

“Confermo, non ha parlato” aveva detto nei giorni scorsi il suo avvocato, Andrea Zanotti, lasciando il carcere bresciano. “Stiamo ancora leggendo tutta la mole di prove accusatorie e poi valuteremo il quadro complessivo in modo da dare la giusta dimensione ai fatti” era stato l’unico commento del legale.