Non prendono la paga da mesi e fanno la spesa gratis: la protesta dei dipendenti Carrefour di Assago

Pubblicato il 31 Agosto 2010 - 18:39| Aggiornato il 1 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

carrefourNon ricevono lo stipendio da mesi, allora sono entrati nel supermercato e hanno portato via generi alimentari di prima necessità: questo “esproprio proletario” è andato in scena nel Milanese, dove i dipendenti della Cooperativa R.M. e del consorzio Gemal, che lavorano nel polo di Pieve Emanuele per conto di Carrefour, hanno deciso di ovviare in questo modo all’insolvenza dell’azienda. La forma di protesta è invece stata effettuata in un centro Carrefour di Assago.

La vicenda era stata definita dalla Filt-Cgil come “la Melfi del Nord”: ”Lo hanno fatto per dare sostentamento alle loro famiglie che dagli inizi di giugno non ricevono alcun compenso e arrivati alle casse hanno chiesto che Carrefour anticipi parte delle retribuzioni di questi mesi che i lavoratori non hanno percepito: al momento i lavoratori ricevono la loro busta paga azzerata. L’azienda attraverso le forze dell’ordine e i responsabili di filiale si sono rifiutati di anticipare parte degli stipendi dovuti ai lavoratori”.

A questo punto i lavoratori hanno riposto i beni accumulati nei carrelli e sono usciti dal centro commerciale. ”La nostra posizione è chiara – ha affermato Nino Cortorillo, segretario della Filt Cgil Lombardia – innanzitutto il rispetto della sentenza e il reintegro dei lavoratori, se ciò avverrà immediatamente saremo disponibili a verificare se davvero esistono le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali”.

Pochi giorni fa il giudice del lavoro di Milano ha condannato per attività antisindacale la Cooperativa R.M. e il consorzio Gemal, che lavorano per il gruppo GS-Carrefour nel polo di Pieve Emanuele, obbligandoli al reintegro del delegato della Filt-Cgil sospeso dal lavoro per aver organizzato uno sciopero.

La vicenda era cominciata la scorsa primavera, quando la cooperativa R.M. decise di licenziare i lavoratori e riassumerne solo una parte, con nuove condizioni, in una nuova società. Il 3 agosto il giudice ordinò alla cooperativa di reintegrare i 64 lavoratori che il giorno dopo si presentarono ai cancelli del polo logistico Gs-Carrefour, dove gli venne comunicata l’impossibilità al rientro.