Cassazione: Lista Falciani si può usare come prova contro evasori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2015 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA
Hervè Falciani

Hervè Falciani

ROMA – La lista Falciani può essere utilizzata nei processi contro i contribuenti italiani sospettati di aver evaso il fisco. Lo ha deciso la Cassazione accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro la commissione tributaria di Milano che aveva deciso per il ‘no’ all’utilizzo della lista. Si tratta della lista che prende il nome da Hervè Falciani, il dipendente infedele della banca svizzera Hsbc che trafugò la lista dei clienti dell’istituto bancario per venderla al fisco francese.

Finora l’Agenzia delle Entrate aveva considerato l’elenco dei correntisti della filiale ginevrina della Hsbc, tra i quali ci sarebbero stati circa 7500 italiani, inutilizzabile perché trafugato illegalmente da Hervè Falciani. Invece, in base a quanto stabilito dalle sentenze 8605 e 8606 della Sesta sezione civile della Cassazione, depositate oggi, “l’Amministrazione finanziaria, nella sua attività di accertamento della evasione fiscale può, in linea di principio, avvalersi di qualsiasi elemento con valore indiziario, con esclusione di quelli la cui inutilizzabilità discenda da una diposizione di legge o dal fatto di essere stati acquisiti dalla Amministrazione in violazione di un diritto del contribuente”.

“Sono perciò utilizzabili – prosegue la massima di diritto pronunciata dalla Cassazione – nel contraddittorio con il contribuente, i dati bancari acquisiti dal dipendente infedele di un istituto bancario, senza che assuma rilievo l’eventuale reato commesso dal dipendente stesso e la violazione del diritto alla riservatezza dei dati bancari (che non gode di tutela nei confronti del fisco)”. “Spetterà quindi al giudice di merito – conclude la massima stilata dalla Sezione tributaria della Suprema Corte – in caso di contestazioni fiscali mosse al contribuente, valutare se i dati in questione siano attendibili, anche attraverso il riscontro con le difese del contribuente”.

La lista ‘Falciani’ risale al periodo 2006-2007. Il verdetto dei supremi giudici è stato emesso dal collegio presieduto da Mario Cicala, relatore Roberto Giovanni Conti.