Cie di Gradisca verrà riaperto? Il ministero dice sì

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2015 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA
Cie di Gradisca verrà riaperto? Il ministero dice sì

Cie di Gradisca verrà riaperto? Il ministero dice sì

TRIESTE – Un documento del ministero dell’Interno ha riaperto il dibattito sul Cie di Gradisca: verrà riaperto? Il documento in questione si chiama Roadmap Italiana e a pagina 14 si legge:

“Una politica di rimpatrio forzato sostenibile ed efficace implica l’aumento del numero di posti nei Cie nazionali, attraverso la riapertura del Cie di Milano (132 posti) e Gradisca d’Isonzo (248 posti), dove poter attuare tutte le procedure necessarie per il rimpatrio forzato dei migranti irregolari”.

Gradisca e Milano andrebbero a integrare i Cie ancora oggi attivi nel Paese: Bari (112 posti), Brindisi (83), Caltanissetta (96), Crotone (30), Roma (250), Torino (180) e Trapani (204).

“Sono a conoscenza dei contenuti di quel documento – conferma il sindaco di Gradisca, Linda Tomasinsig – ma la riapertura del Cie come mera struttura di detenzione amministrativa e identificazione mi sembra al momento, e per fortuna, piuttosto remota. Una netta contrarietà a riguardo – argomenta Tomasinsig – è stata espressa anche di recente dalla Regione e dallo stesso Comune al prefetto Mario Morcone, del Dipartimento immigrazione del Viminale. Al ministero sanno bene che in Fvg si sta attuando un differente modello di accoglienza, diffuso sul territorio. All’ex Cie ci sono oggi 200 richiedenti asilo, più i 200 del vicino Cara, e mi chiedo come e dove potrebbero essere ricollocate queste persone se la struttura fosse nuovamente riconvertita a carcere. Svuotare il Cara per ritrasformarlo in Cie non mi sembra un piano attuabile vista l’attuale, delicata situazione in provincia di Gorizia”.

Qualche indizio in più arriva dalla senatrice Pd Fasiolo.

“Non vi è alcuna intenzione da parte del Ministero di ripristinare il Cie di Gradisca. Questo è quanto mi ha assicurato oggi il Prefetto Mario Morcone, Capo Dipartimento Immigrazione e Libertà Civili, a seguito di una mia richiesta di approfondimento”. Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Laura Fasiolo. “Se è vero che la road map prevedeva questa possibilità – continua Fasiolo – è altrettanto vero che il Viminale non intende dunque ripristinare il Cie, tra l’altro oggi utilizzato come camera di compensazione del Cara. Nessuna nuova, dunque”, conclude.