Cinghiali in città, Roma, Genova…E fuori è piena l’Italia: un milione!

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2017 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
Cinghiali in città, Roma, Genova...E fuori è piena l'Italia: un milione!

Cinghiali in città, Roma, Genova…E fuori è piena l’Italia: un milione! (nella foto Ansa, un cinghiale a Genova)

ROMA – Cinghiali in città. Avvistati, raccontati, segnalati. Più e più volte. E ora quasi attesi in alcune zone di alcune città. Attesi non tanto perché benvenuti o qualcosa del genere. Attesi perché ci si sta facendo una quasi abitudine a “convivere” con il cinghiale sotto casa. Capita a Roma per i condomini di via Cassia (una lunghissima arteria che porta fuori città). Capita a Roma per altri quartieri. Capita di incontrarli i cinghiali e succede purtroppo di scontrarsi con i cinghiali, soprattutto sulle strade.

Lo scontro, l’impatto tra un’auto o una moto con un cinghiale adulto è molto pericoloso, l’animale può superare e di molto i cento chili di peso e una vettura può essere danneggiata, il guidatore può perderne il controllo mentre una moto può essere travolta. Purtroppo ci sono stati incidenti mortali.

Per fortuna più spesso capita di incontrare il cinghiale di fronte o nei pressi di un cassonetto dell’immondizia, insomma mentre vanno “a pranzo”, spesso in formazione familiare. La scena è ormai consueta in alcune zone collinari di Genova. E comunque i cinghiali ormai si affacciano, vanno e vengono in visita sempre più frequente in molte città. Destando curiosità, sorpresa, allarme, preoccupazione.

Arrivano in città perché in città si mangia: l’abbondanza di cibo che le città offrono è ineguagliabile. Cibo facile, praticamente apparecchiato in strada e questo costituisce per i cinghiali un obiettivo irrinunciabile. E arrivano in città perché fuori, in tutta Italia, è ormai letteralmente pieno di cinghiali.

Il Corriere della Sera sabato 25 marzo ha pubblicato due mappe, una datata 1911 con in rosso le zone con presenza di cinghiali. Si vedono consistenti macchie di rosso in Sardegna, in Maremma, in Calabria e piccole macchie in Abruzzo. Il resto d’Italia è bianco, senza cinghiali. L’altra mappa è datata ad oggi e in verde scuro le aree con cinghiali in zone protette: di fatto tutta la dorsale appenninica dall’Emilia alla Calabria. E in grigio-verde le aree con presenza di cinghiali anche se non zone protette: praticamente tutta Italia con eccezione del Salento, mezza pianura Padana verso il Veneto e la Sicilia meridionale.

Un calcolo approssimativo stima i cinghiali in Italia a un milione. E si registra forte pessimismo sulla possibilità di contenerne la popolazione con tecniche quali la sterilizzazione (a 5 mesi ci sono già femmine gravide). Occorrerebbe togliere loro l’incentivo del cibo in città, eliminando i cassonetti o tenendoli puliti (impresa al di là delle possibilità delle aziende preposte, ad esempio a Roma), oppure andrebbero presi i cinghiali che sono fuori dalle aree protette e riportati lì dentro. Starebbero stretti e comunque lì dentro non ce li tieni se in città c’è tanto cibo buono e facile. Qualcuno, più d’uno, con orrore di ambientalisti e animalisti ma con incipiente realismo, pensa che l’unica sia la doppietta.