Ciro Esposito è morto, ai familiari disse: “E’ stato De Santis a sparare”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2014 - 08:16 OLTRE 6 MESI FA
Ciro Esposito è morto, la famiglia vuole il lutto nazionale

Ciro Esposito è morto, la famiglia vuole il lutto nazionale

ROMA – E’ morto all’alba del 25 giugno Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della finale di Coppa Italia. Prima di morire, però, ha fatto in tempo a dire ai familiari che era stato De Santis a sparare, il tifoso della Roma in carcere per omicidio.

“Mi ha sparato lui”. Questo avrebbe detto Esposito, giorni fa, ad alcuni suoi familiari che gli mostravano foto di Daniele De Santis apparse sui giornali. I parenti che hanno ricevuto la confidenza saranno sentiti dalla Digos di Roma.

Ciro avrebbe affidato la sua testimonianza ai familiari in uno dei momenti di lucidità durante la lunga degenza. Alcuni tra i parenti, secondo quanto accertato dai pm di Roma, avrebbero mostrato le foto di De Santis sui giornali a Ciro il quale lo avrebbe riconosciuto. La Digos di Roma è stata incaricata dal pm Eugenio Albamonte di rintracciare e di sentirli come testimoni. Un’attività avviata solo ora perchè gli inquirenti confidavano in un miglioramento delle condizioni di Esposito e dunque di poterlo sentire.

Esposito è morto “per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali”, spiega in una nota Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, dove il tifoso era ricoverato da 50 giorni. I suoi organi non funzionavano più insomma: Esposito era stato operato più volte e aveva sviluppato un’infezione polmonare che lasciava poche speranze.

Cambia l’accusa per De Santis. Con la morte di Ciro Esposito cambia, aggravandosi, la posizione di Daniele de Santis, l’uomo detenuto a Regina Coeli in quanto ritenuto colui che sparò al gruppo di supporters napoletani. Non più tentato omicidio, ma omicidio volontario: questa la nuova ipotesi di reato contestata all’ex ultrà romanista. Il pm, Eugenio Albamonte, titolare dell’inchiesta giudiziaria deve nominare il medico legale al quale sarà affidato l’incarico di eseguire l’autopsia su Esposito.

L’autopsia. Sarà effettuata al Policlinico Umberto I di Roma l’autopsia sul corpo di Ciro Esposito. Alle 14 di mercoledì in Procura a Roma sarà conferito l’incarico per l’esame autoptico al professor Costantino Cialella. La famiglia Esposito ha nominato come perito di parte Giuseppe Cenname. Il corpo di Ciro Esposito sarà quindi trasferito dal Policlinico Gemelli all’Istituto di Medicina legale dell’Umberto I.

La famiglia vuole il lutto nazionale.  “All’alba il cuore di Ciro si è fermato, chiediamo per il lutto nazionale per il nostro ragazzo”. Lo chiede, a nome della famiglia, Angelo Pisani, l’avvocato di Ciro Esposito. Pisani, che è anche presidente della municipalità di Napoli in cui ricade Scampia, zona di Napoli dove Ciro viveva, chiede anche che gli sia dato l’ultimo saluto nell’auditorium del quartiere, con tutti i napoletani.