Claudio Scajola, “anfore romane” e “riciclaggio”: due perquisizioni in un giorno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2013 - 21:38 OLTRE 6 MESI FA
Claudio Scajola, "anfore romane" e "riciclaggio": due perquisizioni in un giorno

Claudio Scajola, “anfore romane” e “riciclaggio”: due perquisizioni in un giorno

IMPERIA – Due perquisizioni a distanza di poche ore a casa dell’ex ministro Claudio Scajola. Martedì mattina alla porta della sua villa di Imperia si sono presentati prima i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale e subito dopo guardia di finanza e polizia. I primi cercavano anfore romane prelevate illegalmente dai fondali del mar Ligure, i secondi investigano per riciclaggio.

”Sono allibito per questo accanimento e mi chiedo perché- ha detto l’ex ministro – Oggi abbiamo fatto il doppio, una perquisizione su delega della procura di Savona e l’altra di Imperia”. Il blitz dei carabinieri rientra nell’ambito di una più ampia inchiesta sul prelievo illegale di anfore antiche nel mar Ligure. A casa Scajola i militari hanno sequestrato un’anfora conservata in giardino. Lui replica: ”Non ci sono problemi, ho tanto di documentazione della soprintendenza e numero di protocollo”. Di diverso avviso gli inquirenti, che domani racconteranno tutti i particolari delle indagini in una conferenza stampa ad Alassio.

Neanche il tempo di chiudere la porta dietro ai carabinieri, che il campanello ha suonato di nuovo. Questa volta a mostrare il mandato di perquisizione sono stati polizia e guardia di finanza. Scajola è indagato dalla procura di Imperia per riciclaggio. L’inchiesta – un filone di quella di aprile su finanziamento illecito ai partiti e abuso edilizio – riguarda la mancata vendita di un immobile di Imperia di proprietà della moglie, Maria Teresa Verda. L’acquirente era il vice presidente della provincia di Savona, Silvano Montaldo, commercialista dell’ex ministro. In particolare l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su una caparra da 50.000 euro versata dal professionista. Documenti sono stati sequestrati a casa e nell’ufficio sia di Scajola che di Montaldo, ma anche nella cantina della madre dell’ex parlamentare.

”Negli ultimi tre anni – osserva l’ex ministro – sono stato oggetto di sei avvisi di garanzia e cinque perquisizioni. Siamo vicini al record di Berlusconi”. Poi aggiunge: ”Per il porto di Imperia ero accusato di associazione per delinquere e tre anni dopo tutto e’ stato archiviato. Per la casa al Colosseo i testi dell’accusa hanno dichiarato la mia più  totale estraneità ai fatti”. Da aprile a oggi la procura di Imperia lo ha indagato per ricettazione, finanziamento illecito ai partito, abuso edilizio e ora anche per riciclaggio. ”Questa sfilza di vicende collegate, che partono dall’inchiesta sui presunti abusi edilizi ovvero una tenda di tela e la casetta di vigilanza, hanno portato a ben due perquisizioni”, conclude.