Colloquio di lavoro? Ecco cosa fare e dire per ottenere il posto

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2017 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA
Colloquio di lavoro in vista? Ecco cosa fare e dire per ottenere il posto

Colloquio di lavoro in vista? Ecco cosa fare e dire per ottenere il posto

ROMA – Siete stati richiamati per un colloquio di lavoro? Niente panico, bastano una buona dose di grinta e una spolverata di self control. Quella manciata di minuti possono decidere il vostro futuro e vanno quindi spesi nel migliore dei modi. Ma non serve a nulla dare un’immagine di se’ finta e artificiale. L’importante è dare il meglio senza lasciarsi sopraffare dall’emozione e dal nervosismo.

Ecco allora le domande che decideranno la vostra sorte e sapere cosa i datori di lavoro vogliono sentirsi dire. Il sito Hello! World le ha rastrellate sul web, stilando un catalogo di buoni consigli per ottenere il posto:

Mi parli di lei – E’ una delle domande più temute, un po’ come la domanda a piacere nelle interrogazioni a scuola. Il rischio è di darsi la zappa sui piedi: non saper raccontare le proprie esperienze passate non è esattamente un buon inizio. La recruiter Giada Baglietto in un articolo pubblicato su Monster spiega che la difficoltà della domanda sta proprio nella sua generalità. Il segreto è rispettare due semplici regole: 1) non raccontare la storia della propria vita e 2) limitarsi alle informazioni pertinenti. “Basterà un accenno alle nostre origini, alle scelte personali e agli studi che possono aver influenzato il successivo percorso professionale. Procediamo poi in ordine cronologico e parliamo delle nostre esperienze lavorative dalla meno recente alla più recente, per facilitare l’attività del selezionatore e accompagnarlo nella comprensione di tutti i passaggi lavorativi”. In generale è auspicabile mettere in risalto tutti quegli aspetti che a una prima lettura del cv non traspaiono.

Fare i compiti a casa – Presentarsi ad un colloquio senza conoscere l’azienda per la quale ci si sta candidando non è mai una buona idea. Basta dare uno sguardo al sito e informarsi per far colpo sui selezionatori. Secondo Julia Missaggia, director of talent dell’agenzia di comunicazione di Philadelphia Brownstein Group, è importante sottolineare il proprio interesse per il settore, menzionando esperienze pertinenti. Fondamentale è esprimere entusiasmo e forte interesse.

Traguardi raggiunti – E’ bene mettere in risalto i propri successi: i ruoli di supervisione avuti, le sfide affrontate e i problemi risolti. Per il consulente del lavoro Tony Beshara, vantarsi dei traguardi raggiunti serve a mostrarsi motivati e ambizioni. David Morgan, presidente del settore IT and Engineering di Addison Group, specifica che per farlo bisogna puntare su una certa narrativa, e non limitarsi a risposte secche: “Cercate sempre di avere in mente un aneddoto o una storia della vostra precedente esperienza che sia pertinente e lasci intuire meglio che siete adatti a quel lavoro”.

Fare domande – Un colloquio di lavoro non è un’interrogazione. Più delle risposte contano anche le domande. Kristin Carlson, senior recruiter senior di Yelp, spiega: “Un set di domande ben preparato dovrebbe sempre essere presente nel vostro arsenale da colloquio, ma se una domanda impellente vi viene in mente durante la conversazione, non ignoratela”. Ad esempio farete un’ottima impressione se chiedete: “Che cosa vi aspettate da me nei primi due mesi di lavoro?” Oppure: “Cosa devo fare per ottenere una delle migliori performance?”.

Errori da evitare – Mai parlare male del precedente datore di lavoro. Nulla impedisce al vostro interlocutore di pensare che farete altrettanto in futuro. Mettere in risalto le proprie competenze e abilità senza esagerare: mentire potrà essere utile ad ottenere il posto nell’immediato, ma alla lunga perdereste di credibilità. Non fare domande su ferie, rimborsi spese o stipendio. Meglio rimandarle a una fase successiva.

Infine per fare una buona impressione ci sono alcune regole d’oro che andrebbero sempre seguite: puntualità, mostrarsi gentili e disponibili, vestirsi in maniera sobria.