Confiscati beni per 800 milioni a Michele Aiello, da Bagheria: era legato al boss Provenzano

Pubblicato il 14 Agosto 2010 - 07:38 OLTRE 6 MESI FA

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno notificato all’ex manager della sanità privata Michele Aiello, di Bagheria (Palermo) un provvedimento di confisca dei beni del valore di 800 milioni di euro.

L’imprenditore sconta una condanna a 15 anni e sei mesi per associazione mafiosa, corruzione continuata e truffa aggravata. La misura patrimoniale, già resa nota la scorsa settimana e oggi comunicata ad Aiello, è stata disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.

Aiello, coinvolto nella stessa inchiesta che ha portato alla condanna per favoreggiamento aggravato dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, è ritenuto strettamente legato al boss Bernardo Provenzano. Secondo gli inquirenti, avrebbe potuto contare in tutto l’arco della sua attività imprenditoriale, nata nel settore edile e poi ampliatasi in quello della sanità, su una sostanziale situazione di monopolio assicurata dall’appoggio dei vertici di Cosa nostra, che avrebbe anche investito ingenti somme di denaro nelle sue aziende.

Il provvedimento, nato dagli accertamenti patrimoniali del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, riguarda il polo oncologico di eccellenza ”Villa Santa Teresa”, a Bagheria (Pa); otto imprese edili: la Costruzioni s.r.l., la Edilcontrol s.r.l., la A.t.i. (Alte Tecnologie Ingegneristiche) group s.r.l., la S.el.da s.r.l., l’E.m.a.r s.r.l., la Edil costruzioni s.r.l., la Tuttedil s.r.l. e la Edil maf s.n.c. di Aiello Francesca & c.. Confiscate inoltre sei imprese del settore sanitario – la Radiosystems protection s.r.l.; la Villa Santa Teresa – diagnostica per immagini e radioterapia s.r.l.; l’Italsystems s.r.l.; il Centro di medicina nucleare S. Gaetano s.r.l.; l’A.t.m. (alte tecnologie medicali) s.r.l e Villa Santa Teresa group s.p.a.-; la societa’ che gestisce la squadra di calcio di Bagheria (Pa); la ”Servizi & Sistemi s.r.l.”, operante nel settore informatico; due stabilimenti industriali di circa 6.000 metri quadrati; un impianto di calcestruzzi; quattro edifici adibiti ad uffici; 14 appartamenti a Bagheria e tre ville ad Aspra, Santa Flavia e Ficarazzi (Pa).

E ancora il provvedimento riguarda 22 magazzini; 22 terreni edificabili, 24 auto; 22 veicoli industriali; 2 imbarcazioni da diporto; 145 “rapporti bancari”, cioè denaro contante, per 250 milioni di euro in contanti e due polizze vita.

I giudici hanno anche disposto, a carico del manager, l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni e sei mesi. I beni, sino ad oggi in amministrazione giudiziaria, sono stati messi a disposizione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, che ne stabilira’ la destinazione. Sono circa 400 i lavoratori che operano nelle imprese sanitarie, edili e amministrative di Aiello.