Corea del Sud, accuse a Samsung: dipendenti morti per tumore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2015 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Sud, accuse a Samsung: dipendenti morti per tumore

Una manifestazione dei parenti delle vittime

SEUL – Centinaia di dipendenti morti negli ultimi cinque anni per leucemie e tumori: lavoravano tutti negli stabilimenti Samsung e di altre multinazionali dell’elettronica. Che così finiscono nell’occhio del ciclone. I parenti delle vittime e diverse associazioni per i diritti civili, infatti, sostengono che ci sia un nesso tra l’alta incidenza di queste malattie mortali e le fabbriche e chiedono di istituire un ente di vigilanza.

Si parla di contaminazione con sostanze tossiche: nonostante i dipendenti delle fabbriche indossino mascherine e guanti e ci siano sistemi di purificazione dell’aria si sono verificati casi come quello di Hwang Yu-mi, morta nel 2007 di leucemia mieloide acuta, una malattia rara che colpisce per lo più persone oltre i sessant’anni. Ma Hwang di anni ne aveva 22.

A far partire le cause contro l’azienda è stato proprio il padre della ragazza, che sostiene che sua figlia sia morta per il suo lavoro in una fabbrica di semiconduttori. Del resto se è vero che mancano prove di una diretta relazione tra l’impiego in queste fabbriche e le malattie mortali dei suoi dipendenti è anche vero che in questi stabilimenti vengono usate oltre mille sostanze chimiche, di cui molte pericolose.

Samsung nega ogni responsabilità, eppure ha accettato di versare 75 milioni di euro alle famiglie delle vittime. La società ha deciso di utilizzare una parte di quei soldi per misure di prevenzione. Ma non intende istituire un organo indipendente di controllo, come richiesto dalle associazioni per i diritti civili.