Coronavirus, dottor Pistello: “Non avevamo abbastanza tamponi per testare tutti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2020 - 22:04| Aggiornato il 28 Marzo 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus dottor Pistello: Tamponi insufficienti per test a tutti in Toscana

Medici fuori dal tendone pre-triage per il coronavirus (Foto archivio ANSA)

ROMA -Mauro Pistello, professore di Microbiologia e Microbiologia e direttore dell’ Unità Operativa di Virologia dell’Azienda Sanitaria di Pisa in Toscana, ha spiegato che all’inizio dell’emergenza coronavirus non c’erano abbastanza tamponi per testare tutti.

Il dottor Pistello ha parlato di coronavirus come ospite della trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane. Sul numero di tamponi effettuato, ha detto: “Avevamo risorse insufficienti per andare a testare tutta la popolazione. Un tampone costa 80 Euro, ma tutto il mondo sta utilizzando questo materiale quindi è di difficile reperimento. Le ditte che le fanno in Italia sono poche, non è facile riconvertirsi”.

Pistello ha poi aggiunto: “Inoltre i test sono un’istantanea del momento. Per cui abbiamo dovuto limitarci a testare i casi sintomatici. Tamponi a tutti i medici? E’ una cosa sulla quale si discute. Sono usciti proprio in questi giorni dei sistemi rapidi ed economici con i quali si vanno a cercare gli anticorpi. In Regione Toscana si stanno facendo questi testi ai medici, per ora su base volontaria, perché la coercizione in Italia crea sempre qualche problema. Confido che nell’arco di una o due settimane si convinceranno anche quelli più restii a fare questo test”.

Parlando della diffusione del virus, ha detto: “Da quello che abbiamo visto finora non è un virus che se ne andrà, rimarrà dormiente magari in qualche asintomatico, però è anche vero che infettando più persone si sviluppano più anticorpi quindi è più difficile che si diffonda. Questo virus somiglia a 6 virus del raffreddore che danno infezioni di lieve entità”.

Pistello ha proseguito: “Il Covid è più grave perché nessuno di noi ha anticorpi quindi fa un po’ quello che vuole. La maggior parte delle morti che si sono avute è perché il nostro organismo reagisce con una violenza tale che le persone che soffrono di altre patologie non riescono a sopportare. Il virus della spagnola invece era dell’influenza, in quel caso era passato da un uccello all’uomo. Ci sono dei cugini molto simili al virus della spagnola, però quando entrano in una nuova specie si addomesticano, sono meno violenti”.

Infine ha commentato la ricerca di terapie per curare il virus: “Se un virus infetta sempre l’uomo, i due elementi trovano una sintesi perché un virus non ha nessun interesse a uccidere l’ospite. Quindi nel lungo periodo, un virus che è molto letale in qualche modo si addomestica”. 

(Fonte Radio Cusano Campus)