Corradina Mirabile uccisa in un campo rom, caccia al killer

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Ottobre 2015 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Corradina Mirabile uccisa in un campo rom, caccia al killer

Corradina Mirabile uccisa in un campo rom, caccia al killer

VERONA – E’ stata ferita con una coltellata alla gamba in un campo rom, poi abbandonata davanti a un ospedale. E’ la storia di una donna italiana di 39 anni, Corradina Mirabile di Noto (Siracusa), morta nella notte tra lunedì e martedì all’ospedale di San Bonifacio (Verona) dove era stata accompagnata già agonizzante.

Sull’omicidio e omissione di soccorso indagano i Carabinieri che comunque non scartano nessuna pista. La donna, quando è arrivata al pronto soccorso, era già in condizioni disperate, presentava una ferita alla gamba sinistra, causata verosimilmente da un’arma da taglio, e a nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari.

Secondo quanto si è appreso, la 39enne da alcuni giorni dimorava con la sua famiglia ed altri nuclei familiari in un’area della zona industriale di San Bonifacio dove occasionalmente si fermano gruppi di nomadi. Secondo gli investigatori là sarebbe avvenuto il ferimento della donna e martedì mattina l’area risultava completamente sgomberata. Testimoni hanno riferito di avere visto due roulotte allontanarsi dall’ospedale di San Bonifacio all’ora in cui la donna si è presentata al Pronto soccorso e per questo sono state attivate ricerche a tappeto anche fuori dalla provincia di Verona, in particolare verso il vicentino.

“Abbiamo anche modificato il regolamento comunale – ha spiegato il sindaco di San Bonifacio, Giampaolo Provoli – per cercare di limitare al minimo la permanenza dei gruppi nomadi sul nostro territorio, in particolare in quell’area della zona industriale”.  Gli agenti della Polizia municipale nel blitz hanno provveduto a identificare tutte le persone presenti e i proprietari di caravan erano stati sanzionati per occupazione abusiva.

Tra quelle persone identificate potrebbe esserci l’assassino. La dinamica e il movente dell’omicidio sono ancora oscuri e gli investigatori dei Carabinieri sono al lavoro per far luce sul delitto, che potrebbe essere stato causato da un regolamento di conti all’interno della comunità nomade.