Concordia, si dimette Gianni Scerni: aveva criticato Costa

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

La fuga dalla Concordia (Lapresse)

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Si è dimesso Gianni Scerni da presidente del Rina, la società che ha certificato i sistemi di sicurezza della Costa Concordia. Ieri, il quotidiano Secolo XIX aveva pubblicato le parole di Scerni sugli errori che avrebbe fatto il comandante Francesco Schettino (l’audio con la Capitaneria) in un articolo dal titolo: ”Ma l’armatore non poteva non sapere”.

“Qualche dubbio a Scerni viene solo sul fatto che la societa’ non fosse conoscenza della pratica dell”’inchino”, ha scritto il Secolo.  Scerni aveva dichiarato: “È una folliache sia potuta accadere una cosa simile con il mare calmo e il cielo stellato. Andare così vicini alla costa è una bravata da velista, ma che non può fare chi conduce una nave di quelle dimensioni”. E ancora: quello di Schettino, un errore “che potevo fare io in barca a vela”.

Il Rina aveva subito dichiarato di ”dissociarsi con fermezza dalle dichiarazioni riportate nell’articolo”.

E ancora: ”Il contenuto dell’intervista attribuita al sig. Scerni  non risponde alla realta’ dei fatti e alla posizione del Rina in questa vicenda. Il Gruppo conosce le procedure che Costa Crociere applica e puo’ confermare che le rotte sono programmate dalla societa’ e rispondenti a tutti i criteri di buona navigazione. Non possiamo che affermare che la societa’ Costa Crociere ha sempre agito ed agisce nel massimo rispetto della sicurezza, ponendosi obiettivi ben superiori a quelli richiesti dalle normative internazionali e raggiungendoli”.

Poi, pero subito dopo le dimissioni, stando a quanto scrive l’Adnkronos è arrivata un’altra nota: ”Il Gruppo Rina prende atto con profondo rammarico della decisione di rassegnare le proprie dimissioni assunta dal Presidente Gianni Scerni che ringraziamo per l’opera svolta con professionalita’ e dedizione in dieci anni che hanno visto la nostra azienda raggiungere obiettivi di indubbio rilievo. Lo ringraziamo inoltre, per il senso di responsabilità e l’affetto dimostrato anche in questa circostanza”.