Croce Rossa, dipendenti con auto blu. E lo Stato ha pagato un miliardo

Pubblicato il 5 Febbraio 2013 - 10:40| Aggiornato il 27 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli italiani hanno pagato circa un miliardo per tenere in piedi la Croce Rossa. E non solo per aiutare i bisognosi assistiti dall’ente, ma per pagare gli “sprechi” dell’ente. Ad esempio le auto blu per i dipendenti. Lo denuncia Il Sole 24 Ore in un articolo scritto da Fabio Pavesi.

Il problema, spesa Pavesi, non sono i 150 mila volontari (che lavorano anzi spesso in situazione di disagio) quanto i 4mila dipendenti che lavorano negli uffici. Scrive il giornalista che alcuni di loro addirittura avevano diritto a un’auto blu h24 con autista “all inclusive”. Questo prima dell’arrivo del nuovo presidente, Francesco Rocca.

Spiega Pavesi: Solo per il personale, documenta la Corte dei Conti, si spendevano 208 milioni nel 2005. Corrispondono a più della metà dell’intera spesa corrente dell’ente che vale poco meno di 400 milioni. Nel 2007 il mega-stipendificio della Croce Rossa elargiva 209 milioni di stipendi e nel 2010 la cifra si è attestata a 208 milioni. Con il 2010 e il 2011 c’è finalmente un calo, ma non tale da cambiare l’ossatura del bilancio della Cri. Per le ambulanze, la benzina e tutto ciò che serve a far funzionare il servizio di assistenza si spendono mediamente 150 milioni di euro, mentre solo per il pagamento dell’esercito degli stipendiati se ne vanno almenno 200 milioni.

Numeri a cui vanno ad aggiungersi i circa 1.500 precari che chiedono di essere stabilizzati.

Pavesi racconta i numeri del debito Croce Rossa: l’equilibrio tra entrate e uscite è stato negativo per 14 milioni nel 2011 e per 9 milioni nel 2010.