Crocifisso a scuola: 95% di sì al referendum di Coriano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 12:48 OLTRE 6 MESI FA
Crocifisso a scuola: 95% di sì al referendum di Coriano

Crocifisso a scuola: 95% di sì al referendum di Coriano

ROMA – Crocifisso a scuola: 95% di sì al referendum di Coriano. Il sindaco di Coriano, Mimma Spinelli, ha scritto al ministero della Pubblica istruzione, al Vescovo e alla Direzione scolastica regionale e provinciale per comunicare l’esito del referendum sul ripristino delle benedizioni pasquali e l’esposizione del crocifisso nelle aule, che ha avuto il 94-95% di voti favorevoli. Lo riporta il Resto del Carlino.

Il Comune ha inviato 1.280 questionari (ne sono stati consegnati e compilati 539, il 41,5%) dopo che una sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, su istanza della Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), aveva dato facoltà ai dirigenti di vietare le benedizioni a Pasqua nelle scuole dell’Istituto comprensivo Coriano e Ospedaletto. Il 95,2% si è detto favorevole al crocifisso in aula, il 94,1% ha detto sì alle cerimonie religiose cattoliche a scuola.

“Il voto in mantenimento dei simboli e dei riti religiosi – commenta il sindaco – pare consegnare un dato: la religione supera i confini propri esprimendo la tradizione e la cultura di un popolo”.

Un mese fa, all’indomani della pronuncia del Tar, le reazioni raccolte dal Resto del Carlino furono comprensibilmente di giubilo per atei e agnostici, di rassegnazione sul fronte opposto.

«La legge parla chiaro, non facciamo che applicarla – conferma il preside di Coriano Nicola Tontini –. E’ una cosa accettata da tutti i genitori, ci sono altre modalità per le pratiche religiose». «Non voglio fomentare le polemiche – allarga le braccia il parroco don Fiorenzo Baldacci –. Da diversi anni non andiamo a benedire nelle scuole, nè a Coriano nè a Ospedaletto (meno di 2.000 gli alunni tra scuole d’infanzia, elementari e medie). Tanto i ragazzi li vedo lo stesso nelle parrocchie».

«La sentenza del Tar è un’ottima notizia – gongolano dall’Uaar – e dimostra che in molti casi normative a tutela della laicità della scuola pubblica esistono eccome, basterebbe applicarle senza malafede». (Mario Gradara, Il Resto del Carlino)