AUDIO- Cucchi, la ex al carabiniere: “Lo avete picchiato…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Gennaio 2015 - 09:34| Aggiornato il 1 Gennaio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Cucchi, l'ex al carabiniere: "Avete picchiato quel drogato"

Cucchi, l’ex al carabiniere: “Avete picchiato quel drogato”

ROMA – “Tu hai raccontato di quanto ti sei divertito a picchiare quel drogato di merda“. E’ questa frase, pronunciata dalla ex moglie di un carabiniere durante una lite al telefono con l’ex, a mettere nei guai Raffaele D’Alessandro, uno dei militari indagati per la morte di Stefano Cucchi.

Per la AUDIO della telefonata scorrere sotto, per la trascrizione, il sito del Gazzettino di Venezia la riporta.

La frase è stata pronunciata il 26 settembre 2015 durante una lite tra i due per il mantenimento dei figli. A un tratto la donna, che chiede all’ex di versare quanto dovuto per i bambini, menziona la possibilità che l’uomo possa finire in carcere. E a quel punto dice: “A un sacco di persone hai detto di aver picchiato quel drogato di merda”. L’uomo reagisce furiosamente, gridando: “Cosa vuoi da me?”, e negando le accuse.

Stefano Cucchi aveva 31 anni quando venne arrestato, il 15 ottobre 2009, per spaccio. Il ragazzo venne portato in una cella di detenzione, l’operazione venne curata da alcuni carabinieri in borghese. Cucchi morirà una settimana dopo l’arresto all’ospedale Pertini. A che punto è il processo lo raccontano Giovanni Bianconi e Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera:

Dall’indagine-bis è emerso che il nome di D’Alessandro, insieme a quello del collega ora coindagato Alessio Di Bernardo, non compare sul verbale d’arresto di Cucchi, nonostante i due avessero partecipato, in abiti borghesi, all’operazione. E la telefonata tra D’Alessandro e Anna Carino – insieme al racconto di un ex detenuto secondo il quale Cucchi, in carcere, gli rivelò di essere stato picchiato dai carabinieri in borghese – è uno degli elementi che la Procura ha portato a sostegno dell’accusa nei confronti degli appartenenti all’Arma. Gli inquirenti hanno chiesto al giudice dell’indagine preliminare di fissare un incidente probatorio per affidare a una nuova perizia medica l’eventuale connessione tra le percosse subite da Cucchi e le cause della sua morte. L’udienza per affidare l’incarico è stata fissata per il prossimo 29 gennaio, ma i familiari di Cucchi hanno già annunciato che – se non cambia qualcosa – non parteciperanno perché a loro giudizio uno dei medici individuati dal giudice non offre sufficienti garanzie di essere «al di sopra delle parti».