Torino: cura Stamina non autorizzata per Erika, ma per il fratello sì

Pubblicato il 11 Marzo 2013 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Per Erika niente cura a base di staminali. Ma per il fratello, sì. E’ la decisione dell corte d’appello di Torino, che ha respinto la richiesta di sottoporre la giovane donna affetta dal morbo di Niemann Pick alla terapia a base di cellule staminali messa a punto dalla ”Stamina Foundation”. La decisione però contraddice quella presa dal tribunale della città piemontese pochi giorni fa per il fratello della donna: la cura, in quel caso, era stata autorizzata.

Il padre, Luigi Bonavita, si dice ”esterrefatto”. ”La patologia – spiega – è la stessa e le problematiche sono le stesse. Evidentemente c’è chi ha diritto alle cure e chi no, chi è considerato in serie A e chi invece è in serie B”. ”Invito i giudici della corte – dice Luigi – a venire a casa mia e a trascorrervi un giorno e una notte. Solo questo. Solo perché si rendano conto. E che magari si chiedano cosa farebbero se si trattasse dei loro figli”.