Da Oliviero Toscani calendario con genitali maschili: 500 copie a 500 euro l’una

Pubblicato il 12 Gennaio 2012 - 21:59| Aggiornato il 13 Gennaio 2012 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE, 12 GEN – ”L’anno scorso le femministe ci criticarono perche’ avevamo dedicato un calendario al pube delle donne, chiedendoci provocatoriamente di farne uno sui peni. Ebbene, siccome siamo banali, lo abbiamo fatto”. Lo ha detto il fotografo Oliviero Toscani, presentando a Firenze

‘Questo e’ un momento di pene – il genere maschile’, calendario 2012 che immortala 12 ritratti di organi sessuali maschili, commissionato (come quello dello scorso anno) dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al vegetale. Realizzato in tiratura limitata a 500 copie, il calendario e’ acquistabile sul sito www.pellealvegetale.it al costo di 500 euro a copia.

Diversi i vip che hanno preso parte alla presentazione, dibattendo e scherzando con Toscani sul tema del sesso: tra questi, il pornodivo Rocco Siffredi, la conduttrice tv Camila Raznovich, lo psichiatra Paolo Crepet, il critico d’arte Philippe Daverio. ”La mia esperienza di vita insegna che, a differenza che in altri settori, lavorando con il c… non ci sono raccomandazioni – ha detto Siffredi – o funziona, o no”.

”Molto piu’ facile lavorare con la patata…”, ha sorriso. Raznovich sottolineando che ”in Italia c’e’ paura a parlare di sesso”. Per Crepet, senza la cultura dei tabu’ e delle proibizioni sessuali, ”legate alla religione saremmo tutti molto piu’ annoiati dal sesso. E’ un po’ quello che succede oggi: Il 40% dei genitori italiani preferisce che la figlia 14enne faccia sesso in casa, al sicuro, piuttosto che rischiare di ritrovarsi nei guai fuori. Cosi’ a 20 anni fare l’amore e’ gia’ diventata una barba”. Daverio si e’ invece lanciato in un excursus sulla raffigurazione del pene nell’arte. Poi ha ironizzato: ”Il calendario dei piselli e’ la naturale evoluzione del calendario Pirelli e se gli italiani sono bigotti, in qualche modo molta colpa e’ dell’Unita’ d’Italia: i piemontesi, infatti, bigotti lo erano moltissimo”. Ai giornalisti che, al termine dell’incontro gli hanno chiesto di commentare la polemica avviata da Gianni Frati, il fotoamatore fiorentino che lo scorso anno ha realizzato un calendario dedicato ai peni ed ha sostenuto di essere stato copiato da Toscani, il fotografo milanese ha risposto: ”Il pene non e’ certo una sua invenzione; e comunque i mediocri copiano, mentre gli artisti rubano”.