Delitto delle “mani mozzate”: il paese ha paura, arrivano le ronde

Pubblicato il 24 Novembre 2009 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA
Carla Molinari

Carla Molinari

Ronde in arrivo a  Cocquio Trevisago, il paese del varesotto dove  il 5 novembre scorso la tipografa in pensione Carla Molinari è stata sgozzata da un misterioso assassino che le ha anche amputato le mani.

Lo ha annunciato il sindaco, Mario Ballarin spiegando che la decisione è stata presa per «rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini». Un modo per dire, in altre parole, che a Coquio Trevisago la gente ha paura del “mostro”. Mentre continuano le indagini e i sopralluoghi nella villetta dove è avvenuto l’omicidio, e gli inquirenti guardano «in tutte le direzioni»,  in consiglio comunale si discute sull’ordinanza che istituirà il servizio.

«Dal 25 novembre entrerà in vigore l’ordinanza – ha detto Ballarin – poi dovremo seguire il normale iter burocratico. In paese si respira un clima pesante, dopo quello che è successo la gente ha paura, e noi abbiamo deciso di attivare questo servizio per rispondere al bisogno di sicurezza».

I nominativi dei cittadini che si sono offerti di far parte delle ronde dopo l’omicidio della Molinari hanno già toccato quota 50, in un paese dove abitano poco più di 4.700 persone. «Abbiamo anche istituito un servizio psicologico gratuito – ha sottolineato il sindaco – per stare vicini alle persone che sono rimaste sconvolte dopo il delitto. Due professionisti, volontari, rimangono a disposizione della gente per un paio d’ore alla settimana».

Sulle indagini resta il riserbo degli inquirenti. Abbandonata da tempo l’ipotesi della rapina o dell’usura, si cerca ancora il movente di un delitto tanto efferato. A diversi giorni dall’autopsia e dall’esame tossicologico, il corpo della pensionata resta a disposizione della Procura di Varese, che non ha concesso il nulla osta per l’inumazione.