Desiree Mariottini, la testimone: “Violentata anche da morta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Ottobre 2018 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA
Desiree Mariottini, la testimone e lo stupro anche da morta

Desiree Mariottini, la testimone: “Violentata anche da morta” (Foto Ansa)

ROMA – Una nuova testimone spunta nel caso di Desiree Mariottini, la sedicenne violentata e uccisa da un gruppo di spacciatori nel quartiere San Lorendo di Roma tra il 18 e il 19 ottobre. Giovanna, una donna che sostiene di aver conosciuto e incontrato Desiree più volte nel fortino di pusher e tossici, sostiene che la ragazza sia stata stuprata anche una volta morta. 

A riportare la testimonianza è il quotidiano Il Giornale, che raccoglie le parole della testimone: “In quello stabile spacciano eroina e cocaina tre africani: Ibrahim, Sisko e Youssef (Brian Minteh, Chima Alinno, Yusif Salia, ndr). Sono personaggi molto cattivi e pericolosi poiché il loro stato di tossicodipendenza può influire sull’atteggiamento che hanno sulle persone”.

La donna ha raccontato che più volte Ibrahim le avrebbe chiesto di avere rapporti sessuali in cambio di stupefacenti, ma lei avrebbe sempre rifiutato. La testimone sostiene che Desiree avrebbe avuto “atteggiamenti che mi inducevano a pensare che potesse aver già avuto rapporti sessuali con questo in cambio di qualche tiro di crack o qualche pezzo di eroina”.

A parlarle della morte di Desiree sarebbe stato un tunisino, Koffy, che le avrebbe rivelato il macabro dettaglio: “Desirée avrebbe avuto rapporti sessuali prima con Yusif, poi con Sisko e in ultimo con Ibrahim. Non escludo che questi possa aver avuto rapporti sessuali con la minorenne anche post mortem”.