Dolcetto o Terremoto? La pubblicità choc del ristorante vegano FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2016 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Dolcetto o terremoto? La foto pubblicata su Facebook dal ristorante vegano

Dolcetto o terremoto? La foto pubblicata su Facebook dal ristorante vegano

BRINDISI – “Dolcetto o terremoto? Aperti il 31, a cena “: questo lo slogan, non esattamente di gusto straordinario visto il dramma che stanno vivendo migliaia di persone nel centro Italia, scelto da un ristorante vegano di Brindisi, “Piovono zucchine”, per informare i suoi clienti dell’apertura del locale in occasione di Halloween.

L’immagine mostra una zucchina spaventata, (per il terremoto?),  pubblicata su Facebook, sta facendo molto discutere. A chi accusa il ristorante di cercare solo pubblicità con uno slogan di cattivo gusto, le proprietarie rispondono così, con una improbabile volontà di “smuovere le coscienze”:

“A noi non interessa se sta infastidendo qualcuno, forse questo passaggio non vi è chiaro – scrivono le proprietarie -. Lei sta facendo qualcosa per le Marche oltre che indignarsi e condividere post sul terremoto? Ha mangiato tranquillamente a casa sua con la sua famiglia? È comodamente seduta ad indignarsi di quello che fanno gli altri? Bene, continui a fare quello che fa, noi facciamo altro”.

“I nostri ospiti, coloro che frequentano il ristorante conoscendone modalità e pensiero non si scandalizzano per questo, anzi. Potrei mostrarle immagini più forti presenti all’interno. Smuovere le coscienze è il nostro obiettivo. Il cattivo gusto è di chi rimane a casa senza mobilitarsi se non con la tastiera”, si legge in un altro commento da parte delle proprietarie.

Poi le proprietarie del locale hanno provato a placare le polemiche: “I dolci per i bambini delle Marche saranno pagati da noi/ voi con la cena di domani sera. Adesso siate gentili, lasciateci lavorare”, hanno scritto le cuoche Simona Avallone e Annalisa Presta. Spiegazione che però non è bastata per fermare i commenti su Facebook contro lo slogan scelto dal ristorante. “Questa sarebbe comunicazione sociale per voi? Dai, forza, chiudete”, scrive Nicola Difino, dj barese esperto di food.