Domenico Diele resta in carcere: manca il braccialetto elettronico per i domiciliari

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Giugno 2017 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA
Domenico Diele resta in carcere: manca il braccialetto elettronico per i domiciliari

Domenico Diele resta in carcere: manca il braccialetto elettronico per i domiciliari (Foto Ansa)

SALERNO – Domenico Diele resta in carcere. Sarebbe dovuto andare ai domiciliari a Roma, dove vive, con il braccialetto elettronico. Ma al carcere di Fuorni (Salerno), dove è attualmente detenuto, mancano i i dispositivi elettronici, e così l’attore rimane in cella.

Diele è accusato di omicidio stradale aggravato per aver aver travolto e ucciso, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, Ilaria Dilillo, 48 anni,  sulla corsia nord dell’A2, l’autostrada del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano (Salerno). Dopo l’arresto è stato trovato positivo ai cannabinoidi e agli oppiacei, e in seguito ha ammesso di essere dipendente dall’eroina. 

Il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il trasferimento agli arresti domiciliari a Roma, ma solo con l’applicazione del braccialetto elettronico, che al momento non è disponibile. Resta rimessa alla valutazione del gip l’eventualità di autorizzare ugualmente gli arresti domiciliari per l’attore, con rigorosi controlli, in attesa che un braccialetto sia trovato

Il sofisticato strumento di controllo è collegato alle celle telefoniche e deve essere tarato dalla compagnia telefonica in modo che non generi falsi allarmi. Occorrono quindi tempi tecnici perché la misura disposta dal gip sia applicabile.

Diele al momento si trova ancora nel carcere di Fuorni, a Salerno dove ieri, lunedì 26 giugno, si è tenuta l’udienza di convalida del fermo disposto per omicidio stradale aggravato. Il gip ha convalidato il fermo e disposto, come detto, la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Diele, al quale il 6 dicembre dello scorso anno è stata sospesa la patente di guida per la durata di un anno ed è subordinato ai controlli, sostiene che mettersi al volante dell’auto era l’unico modo per poter raggiungere la città di Matera per prendere parte al matrimonio di una cugina.