Domnica Cemortan: “Con Schettino storia di due settimane, gli incontri di notte”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2013 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA
Domnica Cemortan

Domnica Cemortan

GROSSETO – Una storia durata un paio di settimane, vissuta nel chiuso della nave da crociera dove Francesco Schettino era comandante e Domnica Cemortan hostess addetta ad accogliere i turisti russi. Una liason tenuta segreta per rispetto della vita privata dei protagonisti. Ma che Domnica, sentita recentemente durante il processo a Grosseto, ha ammesso davanti al giudice. E che conferma, fornendo altri dettagli, al settimanale Oggi. “La storia, se così la vogliamo chiamare, è durata un paio di settimane. Amante mi sembra una parola grossa”, racconta la moldava.

“Quando a bordo è presente un certo numero di passeggeri, tutti della stessa nazionalità, il comandante li riunisce in una sala della nave e li accoglie con un messaggio di benvenuto. I russi erano parecchi. Ce n’erano almeno un centinaio ogni crociera. Schettino non parlava il russo ed ero io a preparargli il testo da leggere in pubblico”, spiega Cemortan.

E i due si sono avvicinati proprio a causa di quel messaggio di benvenuto in russo: “Va trascritto dall’alfabeto cirillico a quello latino tenendo conto della fonetica… A guidarlo nella lettura ci deve essere una persona di madre lingua. Che per il russo ero io… Eravamo nello studio, annesso alla cabina del comandante”. 
Gli incontri quando avvenivano? “Il mio lavoro cominciava il mattino all’alba e finiva a notte fonda. Non sono in tanti a circolare per la nave in quegli orari. Quasi tutti dormono. E si può osare qualcosa di più”.

“Ho nascosto la relazione con Schettino per proteggere me, la mia vita privata e anche quella del comandante”. 
È stato lui a chiederglielo? “Schettino da quella notte non l’ho più visto né sentito. Credo avesse altro a cui pensare. E mai, dico mai, si è fatto vivo per chiedere una cosa del genere”.