Don Merola: “Maria De Filippi cattiva maestra. Grillo? Non lo capisco”

Pubblicato il 24 Maggio 2013 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA
Don Merola: "Maria De Filippi cattiva maestra. Grillo? Non lo capisco"

Don Merola: “Maria De Filippi cattiva maestra. Grillo? Non lo capisco”

GORIZIA – “Maria De Filippi è la vera cattiva maestra d’Italia”. Così Don Luigi Merola, ex parroco del quartiere napoletano di Forcella e da anni in prima linea nella lotta alla camorra, cita liberamente un famosissimo saggio di Karl Popper, mette in guardia sul futuro dei giovani: “Bisogna toglierli dalla strada, dalla televisione spazzatura e dal web”. Don Merola lo ha detto venerdì mattina a Gorizia, nella giornata inaugurale del festival internazionale “è Storia”.

Parlando dell’educazione dei giovani, il sacerdote ha invitato ad investire di più, e a inserire la scolarizzazione e la prevenzione dell’abbandono scolastico tra le priorità. Parole dure anche per l’ex ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini che, a suo giudizio, ”ha distrutto la scuola italiana, che era già in rovina. Così come per il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che “non ascolta nessuno. Noi napoletani non sappiamo a che santo dobbiamo votarci, ma saremo proprio noi, alla fine che salveremo Napoli”. De Magistris, ha aggiunto il sacerdote, “a Napoli ha fatto due cose: ha chiuso il centro storico e fatto la pista ciclopedonale, manco fossimo nella Pianura padana”.

Poi una lunga chiosa sul ruolo dei sacerdoti. “Come fece don Pino Puglisi, i sacerdoti devono investire le proprie energie nei bambini: grazie a Dio la Chiesa può contare su preti santi, non solo su preti pedofili”. “Il mio chiodo fisso, fin dall’inizio – ha spiegato don Merola, che vive sotto scorta dal 2007 – è stato quello di riportare i bambini nel circuito scolastico. A Napoli o Palermo, in quartieri come Forcella o Zen, non serve l’Esercito, serve un esercito di insegnanti, perché i ragazzi hanno anzitutto bisogno di testimoni”.

Secondo il prelato, l’ex ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini ”ha distrutto la scuola italiana, che era grà in rovina: i ragazzi devono essere accolti con passione, non da professori arrabbiati. Bisogna investire nella formazione dei docenti. Si sono alternati i ministri negli ultimi anni, ma i capi dipartimento sono rimasti sempre quelli”.

Discorso analogo vale per la Chiesa: ”I sacerdoti devono andare in strada – ha detto don Merola – ai cattolici dico tornate in chiesa, perché finalmente abbiamo un Papa, una persona umile, semplice, che lavora per una Chiesa povera. Mi hanno raccontato che non si fa portare il caffè in camera ma scende negli spazi di Santa Marta, dove vive, e si serve alla macchinetta, cercando le monetine e offrendo ai presenti”.

E sulla politica nazionale: ”Non capisco Grillo, è un fenomeno tutto italiano. Come si fa a non avere nessun rispetto delle istituzioni, come si fa a dire ‘arrendetevi’ a chi rappresenta l’Italia? Vogliamo costruire qualcosa o soltanto opporci?”, ha concluso.