Don Seppia “può essere recidivo” per la Cassazione

Pubblicato il 28 Febbraio 2012 - 16:31| Aggiornato il 16 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il pericolo di recidiva per Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente in custodia cautelare nel carcere di Sanremo e sotto processo a Genova per vari reati sessuali ai danni di minori, è ”particolarmente elevato”. Lo sottolinea la Cassazione condividendo la decisione del Tribunale del riesame di Genova che, lo scorso 16 giugno, ha negato all’imputato gli arresti domiciliari in una comunita’ per tossicodipendenti.

I magistrati di merito, ai quali la Suprema Corte – con la sentenza 7772 depositata oggi e relativa all’udienza svoltasi lo scorso 21 ottobre – da’ atto di aver preso una decisione ”incensurabile”, avevano rilevato che le ”modalita’ dei fatti” contestati all’ex parroco e la sua ”incontestabile” predilezione a scegliere i ”bambini e i giovani stranieri piu’ indifesi” rendono ”inadeguata” ogni altra misura cautelare diversa dalla reclusione in carcere. Nella valutazione della pericolosita’ di Seppia, si e’ tenuto conto anche della sua ”indifferenza” nel procurare danni al prossimo ”non astenendosi da rapporti sessuali non protetti” pur sapendo di avere una malattia sessualmente trasmissibile.

La prossima udienza del processo, con rito abbreviato, e’ stata fissata per il 19 marzo. Il pm ha gia’ chiesto la condanna a undici anni e otto mesi. Le accuse sono di tentata violenza sessuale su minori, plurima offerta di droga ai minori (cocaina), tentata induzione alla prostituzione minorile.