Dorno (Pavia): Roberto Garini uccide Manuela Preceruti davanti alla figlia

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Giugno 2016 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA
Dorno (Pavia): Roberto Garini uccide Manuela Preceruti davanti alla figlia

Dorno (Pavia): Roberto Garini uccide Manuela Preceruti davanti alla figlia

PAVIA – Ha ucciso la sua compagna a colpi di pistola al termine di un litigio mentre in casa c’era la figlia della donna di 12 anni a Dorno, nel Pavese. Avrebbe poi mandato un sms a un amico scrivendo ciò che aveva fatto. E’ accaduto la notte scorsa. L’uomo, un infermiere di 51 anni, è stato arrestato.

La tragedia si è consumata a Dorno (Pavia), un comune della Lomellina di quasi cinquemila abitanti.

Il fatto è accaduto nell’appartamento di una palazzina a due piani occupato dalla coppia, in via Monsignor Passerini (nella zona centrale del paese). Roberto Garini, 51 anni, ha ucciso la sua compagna, Manuela Preceruti, 44 anni.L’uomo e la donna vivevano in due appartamenti contigui ma separati. Negli ultimi tempi la loro relazione, iniziata due anni fa dopo essersi conosciuti su un social network, era diventata sempre più burrascosa, con continui litigi.

“Una relazione complicata”, la definiva lo stesso Roberto Garini nel suo profilo su Facebook, mentre lei considerava la loro una coppia di fatto. L’ultima discussione è scoppiata martedì sera poco dopo le 23. Secondo una prima ricostruzione, Emanuela Preceruti si è chiusa in casa, ma lui ha sfondato la porta, l’ha inseguita e raggiunta, sparandole almeno sei colpi con una pistola calibro 9. Non ha avuto scampo. La figlia di 12 anni ha assistito a tutto ed è corsa in strada gridando in cerca di aiuto, ferita leggermente, di striscio, in modo accidentale. Roberto Garini, invece, ha fatto ritorno nel suo appartamento e ha avvisato con un messaggio o una telefonata un conoscente, al quale ha riferito quel che era accaduto, pregandolo di chiamare le forze dell’ordine. Quando i carabinieri di Garlasco e Vigevano sono arrivati in via Passerini, si sono avvicinati con cautela, non sapendo bene quale situazione di sarebbero trovati di fronte. La porta dell’alloggio dell’infermiere era aperta. La pistola era appoggiata sul tavolo e l’uomo camminava in casa, piangendo e fissando il vuoto. Si è consegnato senza opporre resistenza.

Solo due mesi fa Emanuela aveva invece cambiato il suo stato Facebook scrivendo di essere in un’unione civile. Pochi i suoi post pubblici della donna. Qualche foto in abito da sera nero o rosso scollato che lascia intravedere un tatuaggio, che gli amici hanno commentato sottolineando la sua forma smagliante e un like, fra i programmi tv, al programma ‘Amore criminale’. E messaggi di amore per la figlia. L’ultima foto Roberto invece l’ha postata a fine maggio, per il suo compleanno. Una delle poche immagini dell’ultimo anno in cui Emanuela non aveva messo ‘mi piace’. Non aveva messo il like nemmeno a quella di Ghost rider, un motociclista con al posto del volto un teschio in fiamme. “Sono io quando sono incazzato” aveva scritto scherzando Garini.