Droga del cannibale, laboratorio sequestrato a Pescara

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2014 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Droga del cannibale, laboratorio sequestrato a Pescara

Droga del cannibale, laboratorio sequestrato a Pescara

PESCARA – Fornelletti, ampolle, serpentine di raffreddamento, termometri e contenitori collegati con tubi: l’angolo cucina di un’abitazione di via dei Marsi, nel quartiere Portanuova di Pescara, era stato attrezzato da due polacchi in una raffineria artigianale di droghe sintetiche, mefedrone in particolare, che consentiva costi molto bassi.

In carcere, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal Pm Barba Del Bono, Gabriel Viktor Romanski, 30 anni, di professione barista e Tomasz Maciej Golasowski (39), il “chimico”, chiamato anche “il bomba”.

“L’attività – hanno spiegato il capitano della Compagnia Carabinieri di Pescara Claudio Scarponi e il tenente Antonio Di Dalmazi – è stata stroncata fortunatamente sul nascere. Quando abbiamo fatto irruzione i due erano in piena produzione” Le indagini proseguono ora per capire a chi fosse destinato il micidiale stupefacente. Il mefedrone crea infatti dipendenza e, come detto da Scarponi, “provoca atti di autolesionismo e addirittura cannibalismo. I costi di questa sostanza, che si riesce ad ottenere in modo relativamente facile, sono bassi e questo – ha aggiunto – favorisce l’aumento esponenziale degli assuntori”.

Il mefedrone, oggi in Italia costa 30, 35 euro a dose, è stata annoverato nella legislazione italiana nel 2010 nella tabella delle sostanze vietate. Si ricava da alcuni sali da bagno e nel 2009 molti siti internet lo hanno spacciato, venduto legalmente come sale da bagno. Una categoria di questi sali, venduta inizialmente in Usa e oggi molto diffusa in Europa è nota come “catinoni” ed è venduta in cristalli e polvere, utilizzata come “smart drugs” ovvero droghe furbe, apparentemente innocue, ma dagli effetti e conseguenze sulla salute gravi e permanenti. L’uso continuato porta poi a paranoia, disturbi psichici e ad episodi di cannibalismo e per questo viene definita la “droga degli zombie”.