Caso Orlandi: l’autista di De Pedis indagato per omicidio. La madre di Emanuela: “Perché solo ora?”

Pubblicato il 10 Marzo 2010 - 23:44| Aggiornato il 11 Marzo 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Virtù, 49 anni, indicato da Sabrina Minardi (ex amante del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis) come l’autista di Renatino, è indagato nell’ambito dell’inchiesta della scomparsa di Emanuela Orlandi per i reati di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.

Virtù, che è stato arrestato oggi per altri reati e trasferito nel carcere di Regina Coeli, questa sera è stato interrogato per oltre due ore e mezzo dal procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, e dal sostituto Simona Maisto, titolari dell’inchiesta sulla scomparsa della Orlandi, avvenuta a Roma nell’estate del 1983.

La notizia di un primo indagato per la scomparsa della Orlandi viene accolta dalla mamma di Emanuela come «un passo importante». Certo, la signora, non tace il rammarico per gli anni passati senza sapere nulla. «Dopo quasi 27 anni esce questa nuova storia – ragiona -. Ma perchè non ne hanno parlato prima? Eppure di questa banda della Magliana non si parla solo da oggi. Perchè escono allo scoperto solo oggi?».

«Che cosa terribile – dice -.Quante cose escono soltanto ora – ribadisce -. Ma se veramente questa storia avrà un qualche fondamento, la verità verrà fuori. Tutta la famiglia è forte e compatta, in attesa della verità. Dispiace solo che queste rivelazioni escano a distanza di così tanto tempo». Quasi ventisette anni, appunto, dal rapimento di Emanuela Orlandi avvenuto il 22 giugno del 1983.

«Eppure a noi sembra sempre ieri – dice Maria -. Si va avanti così, giorno dopo giorno, nell’attesa. Certi che a piccoli passi si arriverà alla verità. Ma noi Emanuela continuiamo ad aspettarla». Da una parte, una prima ‘svoltà con l’inchiesta sull’autista del boss della Banda della Magliana, dall’altra, l’incontro avvenuto di recente tra Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e Alì Agca, l’ex lupo Grigio che si è detto certo che la donna sia viva da qualche parte in Europa. «Già, c’è anche questo altro tassello – osserva la signora Maria -. E poi la nuova rivelazione. Attendiamo sviluppi da entrambe le vicende. Senza smettere di sperare: siamo forti e la volontà di arrivare in fondo a questa terribile storia c’è. Ma quanto tempo ancora?»