Emanuele Morganti, gli amici: “Tutti hanno visto, tutti colpevoli. Nessuno lo ha difeso”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2017 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA
Emanuele Morganti, gli amici: "Tutti hanno visto, tutti colpevoli. Nessuno lo ha difeso"

Emanuele Morganti, gli amici: “Tutti hanno visto, tutti colpevoli. Nessuno lo ha difeso”

ALATRI – Tutti hanno visto tutto e non hanno fatto nulla per difenderlo. E’ terrificante il racconto di una delle ragazze ascoltate come testimone del massacro di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena, in Ciociaria, aggredito dal branco nella notte tra venerdì e sabato nel centro storico di Alatri. In nove contro uno lo hanno trucidato perché aveva difeso la fidanzata dalle avance di un albanese in discoteca. Il colpo di grazia glielo hanno dato con il cric e chi ha sferrato quel colpo è un italiano.

Tutti a guardare, tutti colpevoli. E’ la durissima accusa della ragazza che al Corriere della Sera racconta: “L’ho visto ammazzare e per tutta la vita avrò il rimorso di non essere riuscita a fare niente”. Non conosce il nome dell’albanese che ha scatenato la rissa con i suoi apprezzamenti a Ketty, la fidanzata di Emanuele, ma è sicura che “è stato l’unico a non essere stato nemmeno sentito dai carabinieri: non sanno nemmeno dove sia, se n’è già andato”.

Secondo un altro amico però a uccidere Emanuele è stato un italiano: “Quello che gli ha sfondato la testa con una spranga, quello che l’ha ammazzato, è italiano. Emanuele era un ragazzino normale, sempre sorridente, che è stato massacrato di botte e mentre era a terra moribondo ancora gli davano calci. E chi l’ha ammazzato già sta fuori dalla caserma”.

Sotto accusa sono anche i buttafuori della discoteca, anch’essi di nazionalità albanese, che dinanzi alla lite per le avance a Ketty, invece di prendere le difese della coppia, hanno cacciato fuori dal locale Emanuele. Sempre gli amici raccontano: “E’ stato preso dai buttafuori, ma non lo hanno buttato fuori, l’hanno rincorso e lo hanno picchiato fuori dalla discoteca. Quelli non dovevano proprio lavorare, hanno precedenti penali. E’ brutta gente”. E tutti sostengono che “forse l’hanno massacrato in 30, e uno solo l’ha difeso. Ma tutti hanno visto tutto e non sono intervenuti”.

I carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire l’esatta dinamica del brutale pestaggio. Quel che fa orrore sono i dettagli che via via emergono:

“Il corpo – riporta il Corriere –  sarebbe stato anche trascinato sull’asfalto, come fosse un trofeo. Un film dell’orrore, una mattanza, con la gente che si voltava dall’altra parte, nel buio della piazza principale di Alatri. Quindi il fuggi fuggi, prima dell’ arrivo dei carabinieri e di un’ ambulanza”.