Escort a Firenze, Matteo Renzi: “Non c’è bunga bunga a Palazzo Vecchio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2013 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA
Escort a Firenze, Matteo Renzi: "Non c'è bunga bunga a Palazzo Vecchio"

Matteo Renzi (Foto Lapresse)

FIRENZE – “A Palazzo Vecchio non c’è alcun bunga bunga”: il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, difende la propria città e soprattutto la propria amministrazione, finita nello scandalo delle escort. Si difende dalle cronache, che parlano di un giro di prostituzione che avrebbe visto anche un episodio nell’un ufficio di un impiegato comunale. E si difende dal cardinal Giuseppe Betori, che ha parlato di “improvvida voglia di trasgressione” nella città toscana.

Renzi ha preso la parola ai microfoni di Lady Radio:

“In questi mesi i media hanno scoperto che a Firenze ci sono le escort, anche se poi sono gli stessi giornali che ne pubblicano gli annunci. Come sindaco ho il dovere di difendere il diritto alla dignità della mia città. Poi, per chi ha commesso reati, ci sarà il giudice. E io non faccio il giudice. Se c’è una escort che racconta un episodio come quello, che anche se in una sede distaccata degli uffici comunali e fuori orario di lavoro resterebbe una cosa gravissima, e c’è l’impiegato comunale chiamato in causa che nega, questo non può essere considerato, come ho letto, il bunga-bunga a Palazzo Vecchio”.

Il sindaco fiorentino è tornato sulla dura omelia del cardinal Betori, prendendo le distanze dalle accuse del porporato: “Non vedo la mia città in preda al degrado morale”, ha detto Renzi, ammettendo che “è giusto che il cardinale dica la sua”. Betori aveva posto l’accento sull’estendersi del fenomeno delle persone che cominciano ad avere, oltre al problema della casa, anche quello del cibo, ma anche sulla crescita del consumo di cocaina e del gioco d’azzardo, anche se non aveva mai citato lo scandalo-escort in cui sono coinvolti professionisti e albergatori fiorentini. “L’immagine data dal cardinale nell’omelia è di una città piena di senzatetto, cocaina e scandali sessuali. Ma la mia città non è quella che viene rappresentata anche dai media: abbiamo raddoppiato le biblioteche, siamo la città che spende di più sul sociale, che aumenta i fondi sulla scuola e sta eliminando le liste di attesa per gli asili nido”.