Esplosione Milano, uomo che ha salvato bimba: “Ho sentito piangere” VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2016 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Esplosione Milano, eroe che ha salvato bimba: "Ho sentito piangere" VIDEO

Esplosione Milano, eroe che ha salvato bimba: “Ho sentito piangere” (Foto Ansa)

MILANO – Ha sentito il boato mentre beveva un caffè al bar. Ha raggiunto il luogo dell’esplosione e del crollo del palazzo in via Brioschi a Milano e ha sentito piangere. Andrea Gibella non c’ha pensato due volte e ha iniziato a scavare tra le macerie, salvando una bambina. La piccola vagava su un balcone, il padre e la sorellina feriti anche loro, la mamma nel crollo invece ha perso la vita. Gibella è l’eroe del palazzo crollato a Milano, l’uomo che arrivato sul posto non ha esitato, nonostante la scena impressionante che si è trovato di fronte, ad aiutare chi ne aveva bisogno.

A raccontare l’esplosione e il crollo del palazzo a Milano in cui il triste bilancio è di 3 morti, tra cui la mamma Micaela Masella, e di 9 feriti. Un numero che potrebbe essere stato peggiore dato che l’esplosione, causata da una fuga di gas, è avvenuta alle 8,45 del mattino di domenica 12 giugno. Un giorno non lavorativo in cui molte persone erano ancora a casa in quell’orario.

Andrea Gibella stava sorseggiando un caffè al bar tabacchi all’angolo tra via Carcano e via Pezzotti, a Milano quando ha sentito quel botto che ha fatto tremare gli edifici vicini. E’ balzato fuori e corso in via Brioschi, da dove proveniva l’esplosione e ha visto la scena:

“Mi sono fatto aprire dai condomini scesi di sotto, poi sono salito per le scale e l’ho abbracciata. Mi ha detto: mi porti dalla mamma?”. “Dov’è la tua mamma?”, ha chiesto Gibella. Poi la piccola gli ha chiesto: “Ma tu mi stai salvando?” “Sì, gioia”, le ha risposto per tranquillizzarla.

Gibella l’ha presa in braccio e l’ha portata in cortile:

“Qui l’ho consegnata a una donna, mi sembrava un’infermiera. Poi sono risalito ho visto la testa insanguinata di una persona, mi sembra una donna e grida d’aiuto. Con altri ho cominciato a scavare tra le macerie con le mani, poi sono arrivati i vigili del fuoco”.

Più tardi saprà che la bambina che ha salvato era la maggiore delle figlie di Micaela Masella, morta nello scoppio, mentre la minore, di sette anni era già riuscita a scendere:

“Mi sembrava stesse bene, anche se era spaventatissima”.

Nelle fasi iniziali dei soccorsi sono rimati feriti anche tre agenti della Questura, i primi tra i soccorritori a intervenire. Sono stati colpiti da calcinacci e altro materiale che ancora stava cadendo. Hanno riportato ferite guaribili in dieci, sette e quattro giorni.

“Eravamo in sei colleghi e abbiamo portato in salvo parecchie persone”, racconta un ispettore capo con una vistosa fasciatura al braccio. Ha avuto ferite gravi? “No, nulla di che, rispetto a quello che è successo”, si schermisce il poliziotto e si guarda in giro per vedere se ancora c’è qualcosa che può fare.

Il video di Repubblica.tv: