Ester Arzuffi, la mamma di Bossetti: “Io amante di Guerinoni? No. Non credo…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2015 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Ester Arzuffi, la mamma di Bossetti: "Io amante di Guerinoni? No. Non credo..."

Ester Arzuffi, la mamma di Bossetti: “Io amante di Guerinoni? No. Non credo…”

BERGAMO – Ester Arzuffi nega all’inizio: conosceva Giuseppe Guerinoni, ma non ha avuto alcuna relazione sessuale con lui. Poi ci pensa: “Non credo…”, davanti ai carabinieri è sempre meno certa: “Non ricordo assolutamente”. E’ il 16 giugno del 2014 e questo è l’interrogatorio ad Ester Arzuffi, la mamma di Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo arrestato proprio quel giorno con l’accusa di essere l’assassino di Yara Gambirasio.

Gli inquirenti, a quel nome, ci sono arrivati con molta fatica e un lavoro certosino sul Dna. Perché la situazione genetico-familiare del presunto assassino non è affatto semplice. Sul corpo di Yara gli esperti isolano una traccia maschile: la chiamano Ignoto 1.

Scoprono che è compatibile col Dna di Ester (una delle centinaia di persone sottoposte a test) e con quello di un autista di Gorno deceduto nel 1999: Giuseppe Guerinoni. Giuseppe e Ester per la scienza sono genitori biologici di Massimo. Ma Ester è sposata da una vita con Giovanni e a Giovanni ha sempre detto che i tre figli ( Massimo e la gemella Laura e Fabio) sono figli suoi. Anche qui la scienza dice altro: Massimo eLlaura, i gemelli, sono figli dell’autista e non del marito. Ecco perché le domande, quella sera del 16 giugno, ruotano tutte intorno alla vita privata della signora Ester. L’Eco di Bergamo pubblica alcuni estratti di quell’interrogatorio:

Domanda: «Ci parla di lei?» Ester: «Sono nata a Villa d’Ogna e ho vissuto in quel paese fino a circa 19 anni, quando poi mi sono sposata con Giovanni Bossetti. Dopo il matrimonio sono andata ad abitare a Ponte Selva ma ho abitato lì pochissimo e mi sono trasferita nel 1969 a Brembate Sopra, dove abbiamo vissuto per 35 anni. In ultimo, sono andata ad abitare a Terno d’Isola, dove tuttora abitiamo». D.: «Che lavori ha fatto?». E.: «Ho lavorato alla Festi Rasini di Villa d’Ogna come operaia nel settore tessile, per circa sette anni, da quando terminai le scuole elementari. Quando mi sono trasferita a Brembate Sopra ho cominciato a lavorare come collaboratrice domestica e tuttora svolgo l’attività di badante a Terno».

D.: «Conosce la vicenda di Yara Gambirasio?» E.: «Non conosco la famiglia, ma conosco la vicenda come descritta dai giornali». D.: «Dai giornali o dalla televisione ha saputo che un figlio illegittimo di Guerinoni Giuseppe è coinvolto nel delitto?» E.: «Sì, lo so». D.: «Conosceva Guerinoni Giuseppe?» E.: «Sì, in quanto lui e un altro autista, tale Vincenzo (Bigoni, ndr) tutte le mattine alle 5,30 mi passavano a prendere sotto casa in auto e mi davano un passaggio alla Festi Rasini. Vincenzo è lo stesso uomo che ho visto alla televisione, intervistato in merito al caso di Yara e in particolare a un’amante del Guerinoni».

Gli inquirenti insistono e chiedono a Ester se abbia mai avuto una relazione con Guerinoni, l’autista di Gorno padre di Ignoto 1. E.: «No, non credo proprio. Non sono mai stata quel tipo di donna. Ci penso, ma non ricordo assolutamente». D.: «Ci racconta di suo figlio Massimo?» E.: «È sempre stato un bravo ragazzo (…) non è mai stato un tipo con molti amici, ne aveva solo due o tre, nonostante sia di compagnia, ma non usciva molto, se non con la sua ragazza». D.: «Lei si ricorda che le è stato prelevato del Dna. Ne ha parlato con i suoi figli?».

E.: «Certo, con tutti. Mi aveva portato addirittura la moglie di Massimo perché non avevo l’auto e mi ha accompagnato a Bergamo». D.: «Lei cosa ha pensato del fatto che Ignoto 1 era figlio illegittimo di Guerinoni?» E.: «Ho pensato che non poteva essere possibile, in quanto era una persona pacata e tranquilla e non mi sembrava che potesse fare qualcosa con un’altra donna. Io mi fidavo di lui, anche mio marito si fidava». La sera stessa verrà interrogata per la prima volta anche Marita, la moglie di Bossetti. Sono le 23,45: «Dopo la notizia che l’autore del delitto potesse essere un figlio illegittimo di Guerinoni, ricordo che i genitori di Massimo dissero che era persona loro conosciuta». Ma a nessuno Ester parlò di una relazione con lui.