Expo, Luigi Grillo scarcerato: l’ex senatore Pdl ai domiciliari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2014 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
 Expo, Luigi Grillo scarcerato: l'ex senatore Pdl ai domiciliari

Expo, Luigi Grillo scarcerato: l’ex senatore Pdl ai domiciliari

MILANO – Luigi Grillo esce dal carcere, dopo quasi 3 mesi, per andare ai domiciliari. L’ex senatore del Pdl, arrestato lo scorso 8 maggio nell’ambito dell”inchiesta milanese sulla presunta ‘Cupola’ con al centro appalti Expo, Sogin e della sanità lombarda ha ottenuto i domiciliari anche sulla base dell’attenuazione delle esigenze cautelari.

Grillo, ex senatore di Forza Italia e del Pdl, secondo l’accusa, sarebbe stato uno dei presunti ”organizzatori” della cosiddetta ”cupola degli appalti”, assieme all’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e all’ex funzionario del Pci, Primo Greganti. Frigerio e Greganti sono in carcere dallo scorso 8 maggio e hanno sempre respinto le accuse, mentre nei mesi scorsi erano usciti dal carcere l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, che in cambio di mazzette avrebbe ottenuto l’appalto dell’Esposizione Universale per le ‘architetture di servizi’, e l’ex manager di Expo 2015 spa, Angelo Paris.

Entrambi, infatti, hanno collaborato con gli inquirenti, facendo ammissioni nei verbali. E le prime ammissioni le ha rese anche Grillo in un interrogatorio davanti ai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, lo scorso 15 luglio. Per questo i legali dell’ex senatore, gli avvocati Andrea Corradino e Salvatore Pino, hanno sottolineato nell’istanza di scarcerazione l’atteggiamento collaborativo che l’ex parlamentare ha avuto con gli inquirenti, oltre a porre l’accento sull’attenuazione delle esigenze cautelari e sulla durata della carcerazione preventiva di quasi tre mesi.

Grillo, tra l’altro, è stato interrogato dai pm anche martedì e mercoledì, invece, il giudice di turno Stefania Donadeo ha disposto la scarcerazione (era detenuto nel carcere di Opera) e ha concesso gli arresti domiciliari. Due settimane fa, davanti ai pm, Grillo, da quanto si è saputo, aveva spiegato a verbale di aver ricevuto 25 mila euro per un appalto Sogin vinto dall’imprenditore vicentino Enrico Maltauro. E avrebbe riferito anche di essersi interessato per la carriera dell’ex ad di Sogin Giuseppe Nucci. All’ex parlamentare gli inquirenti hanno mostrato anche il contenuto di biglietti e documenti sequestrati al presunto corriere delle mazzette e suo stretto collaboratore, Sergio Cattozzo, che avrebbe tenuto la ”contabilità” delle ‘stecche’.