Fabrizio Corona, avvocato: “Rischia di andare a zappare…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Ottobre 2016 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona, avvocato: "Rischia di andare a zappare..."

Fabrizio Corona, avvocato: “Rischia di andare a zappare…”

ROMA – Fabrizio Corona rischia di finire in una casa agricola per tre anni. Dalla libertà quasi ritrovata, fino a dover zappare. Questa la fine che l’avvocato Daniele Bocciolini, intervenuto alla trasmissione Legge o Giustizia in onda su Radio Cusano Campus, prospetta per l’ex fotografo dei vip a cui sono stati sequestrati 1,7 milioni di euro in contanti nel soffitto di un appartamento riconducibile a lui a fronte di guadagni in nero per 3 milioni di euro.

L’ultimo capitolo della storia giudiziaria di Fabrizio Corona ne mette in crisi l’affidamento in prova, spiega l’avvocato Bocciolini, che sottolinea come l’epilogo della sua storia sia la dimostrazione che “le misure alternative, in Italia, non funzionano”:

“La questione non è l’aver violato una prescrizione o aver fatto una serata non autorizzata. Qui si parla di riciclaggio, di interposizione fittizia, è intervenuta la Direzione distrettuale antimafia. Immagino si sospetti che i soldi non siano solo dalle serate. Non prendiamoci in giro.

Certo, tutto è possibile ma secondo il servizio delle Iene prendeva in nero circa 3mila e 500 euro ad ospitata. Per arrivare ad un milione e 670mila euro deve aver fatto, dal 2016 ad oggi, 485 serate. Tutto può essere possibile ma chi lo invita resta un imbecille. Poi, lo invitano in qualità di cosa? È stato patentato come “delinquente professionale”, quello che gli contesta la Boccassini. Inoltre, avendo riportato una serie di condanne per reati della stessa indole si presuma che viva con i proventi di quei reati. Questo comporta, in caso di condanna, una misura di sicurezza particolare, ovvero la permanenza in colonia agricola o casa di lavoro per almeno tre anni. Quindi non lo vedremo in televisione ma nei terreni agricoli”.

Bocciolini si scaglia anche contro colleghi e opinionisti televisivi, che si stupiscono che Francesco Schettino abbia avuto una pena più bassa di quella di Corona e spiega che si tratta di “demagogie dette da incompetenti in televisione”:

“Forse non hanno mai aperto un codice di procedura penale. L’opinione pubblica reputa un reato contro il patrimonio e il fisco meno grave rispetto ad un reato contro la persona. È peggio per gli italiani dare uno schiaffo piuttosto che rubare, corrompere o truffare. Corona ha otto condanne definitive ed ha comunque sempre avuto un trattamento privilegiato rispetto ad altri.

Cosa diranno ora i vari Adriano Celentano o i Marco Travaglio? Celentano chiese addirittura la grazia per Corona. Vorrei capire cosa chiederanno ora tutti gli intellettuali. Vorrei anche parlare con Don Mazzi per sapere come ha reagito. Forse bisognerebbe far curare, magari sempre da Don Mazzi, quelli che si fanno le foto con Corona o che vanno alle sue serate”.

Ascolta l’audio della trasmissione di Radio Cusano Campus: