Fasano: assalto a portavalori con kalashnikov, rubati 3 mln

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2016 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA
Fasano: assalto a portavalori con kalashnikov, rubati 3 mln

Fasano: assalto a portavalori con kalashnikov, rubati 3 mln (foto Ansa)

FASANO (BRINDISI) – Assalto a un portavalori sulla Bari-Brindisi, all’altezza di Fasano. Un assalto ad un furgone portavalori è stato compiuto sulla statale 379. I banditi con kalashnikov al seguito hanno bloccato la carreggiata sud disponendo sull’asfalto una catena chiodata per poi entrare in azione poco dopo al passaggio del mezzo. I malfattori avrebbero agito con almeno tre diverse autovetture – una Land Rover, una Bmw e una Ford Focus – e avrebbero anche aperto il fuoco. Un elicottero della polizia si è alzato in volo per la ricerca delle vetture e dei banditi in fuga.

La rapina ha fruttato ai criminali circa tre milioni di euro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, un commando formato da numerosi uomini armato con kalashnikov e a bordo di almeno quattro autovetture, ha assaltato un portavalori che percorreva la superstrada in direzione Sud. I malviventi hanno prima disposto sulla strada delle bande chiodate, poi hanno sparato alcuni colpi per fermare il furgone, a bordo del quale viaggiavano cinque guardie giurate che sono rimaste illese. Le auto usate dai banditi, una Ford Focus, una Bmw, una Land Rover e una Fiat 500 L, sono state ritrovate nei pressi di un cavalcavia. Una aveva un lampeggiante simile a quello usato dalle forze dell’ordine.

Sonia Gioia su Repubblica Bari riassume quanto avvenuto:

La banda ha avvicinato il blindato a bordo del quale viaggiavano tre vigilantes, seguito da due guardie giurate su un mezzo identico con funzione di scorta che però non conteneva denaro, tagliando la strada. Un uomo ha sparato una raffica di colpi di kalashnikov dalla Focus: un proiettile ha colpito lo pneumatico anteriore destro del blindato con il bottino, mandando in frantumi anche un finestrino, finché al conducente non è rimasta altra scelta che fermarsi.

A quel punto, mentre uno dei banditi puntava la mitraglietta contro le guardie giurate, un altro si armava di sega elettrica e fiamma ossidrica per aprire un varco sul tetto del furgone e mettere mani alla cassaforte. E un altro ancora provvedeva a disseminare l’asfalto di chiodi e catene chiodate a tre punti, assai efficaci per fermare la corsa delle forze dell’ordine. L’ultima auto ad arrivare è stata la Bmw scura dotata di lampeggianti: un sollievo per le guardie giurate finite in ostaggio dei criminali, fino a quando non si è capito la quarta auto era complice delle prime tre.