Favara, Emanuele Ferraro ucciso in agguato in strada: forse per faida Sicilia-Belgio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2018 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Favara, Emanuele Ferraro ucciso in agguato in strada: forse per faida Sicilia-Belgio

Favara, Emanuele Ferraro ucciso in agguato in strada: forse per faida Sicilia-Belgio

AGRIGENTO – Agguato omicida nel pieno centro di Favara, in provincia di Agrigento. Emanuele Ferraro, 41 anni, è stato freddato con 5 colpi di pistola in via Diaz, vicino alla chiesa madre del paese. L’omicidio sarebbe legato alla faida sull’asse tra Favara e Liegi, in Belgio, dove sono coinvolti gruppi che gestiscono un traffico internazionale di stupefacente. La vittima era indagato per un tentativo di omicidio.

Emanuele Ferraro ha tentato di sfuggire ai sicari e si è riparato dietro un furgone, ma è stato raggiunto e ucciso. La faida tra la Sicilia e il Belgio è cominciata il 14 settembre 2016 con un agguato in un condominio di Liegi dove è stato ucciso Mario Jakelich, 28 anni, di Porto Empedocle (Agrigento). I killer hanno anche ferito Maurizio Di Stefano, 40 anni, di Favara.

Un mese dopo a Favara è stato ucciso Carmelo Ciffa, 42 anni, a cui è seguita il 5 maggio 2017 l’uccisione a Liegi di Carmelo Sorce, 51 anni, colpito da una raffica di Kalashnikov all’uscita dal suo ristorante. Con le stesse modalità il 23 maggio 2017 a Favara è stato colpito Carmelo Nicotra, panettiere di 35 anni, che però è sopravvissuto all’agguato. Ferraro, ucciso oggi, era indagato come uno dei presunti componenti del commando.

Ferraro, sposato e padre di figli, era appena entrato nell’abitacolo del suo Fiat Fiorino, posteggiato in via Diaz a poca distanza dalla sua abitazione, quando è stato raggiunto dai proiettili. Pare, ma è ancora troppo presto per avere la certezza, che ad agire sia stato un “commando”. Dalla via Diaz sarebbe stata vista allontanarsi, praticamente dopo il delitto, un’autovettura.

Carabinieri e agenti della Squadra Mobile stanno cercando di raccogliere testimonianze di quanti vivono o transitavano da via Diaz. L’omicidio, del resto, è avvenuto in pieno giorno. In via Diaz, poco dopo l’omicidio, è arrivato anche il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio che coordina l’inchiesta.