Ferdinando Sciabbarrà, pensionato: Scala dei Turchi è sua, non di Realmonte

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2014 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Ferdinando Sciabbarrà, pensionato: Scala dei Turchi è sua, non di Realmonte

La Scala dei Turchi

AGRIGENTO – La famosa Scala dei Turchi (Agrigento) appartiene ad un pensionato. Sorpresa al Comune di Realmonte per la scoperta che arriva dallo studio della planimetria della costa. Il fortunato proprietario della scogliera di marna bianca visitata ogni anno da migliaia di turisti si chiama Ferdinando Sciabbarrà, ha 67 anni ed è un ex dirigente della Camera di Commercio.

Sul Corriere della Sera Angela Geraci spiega che

“i tecnici comunali stavano lavorando su mappe e planimetrie per trovare il modo di tutelare l’area che, proprio a causa del turismo selvaggio e degli scarsi controlli, rischia di deteriorarsi irrimediabilmente. «Non ci aspettavamo che la linea demaniale finisse proprio lì, poco prima della falesia – spiega il sindaco Pietro Puccio – , che i terreni sopra la Scala fossero di privati lo sapevamo, ma l’area è sempre stata aperta al pubblico».

Eppure nel corso degli anni quella splendida falesia è stata più volte preda dell’abusivismo, oltre che dei bagnanti.

“Per questo Legambiente e Realmonte vorrebbero trasformare la Scala dei Turchi in una zona protetta ma fruibile, come la spiaggia dell’Isola dei conigli a Lampedusa. Ma l’ultima scoperta cambia, e non poco, le carte in tavola: adesso è in corso una trattativa tra il Comune e il pensionato per trovare un accordo sulla gestione del sito. «È solo un fatto tecnico – precisa tranquillo il sindaco Puccio – non credo che ci sarà alcun problema con il signor Sciabbarrà: lo conosco da sempre, è una persona disponibile e ci tiene anche lui a risolvere la situazione». Del resto lasciare le cose così «non solo imbarazzante ma anche pericoloso: se qualcuno si fa male sul suo terreno la responsabilità ricade su di lui».

Adesso bisognerà capire se il proprietario vorrà cedere le terre, scogliera compresa, o se verranno espropriate, in modo da spostare la linea demaniale. Il signor Sciabbarrà potrebbe anche chiedere un canone annuale al Comune.