Ferentino (Frosinone): in coma per le botte, si sveglia e accusa il compagno

Pubblicato il 4 Giugno 2013 - 20:23 OLTRE 6 MESI FA
Ferentino (Frosinone): in coma per le botte, si sveglia e accusa il compagno

(Foto Lapresse)

FERENTINO (FROSINONE) – Dopo un mese di coma, quando, a marzo, venne trovata in una pozza di sangue con accanto il figlioletto di tre anni, Vanessa Villani si è svegliata e ha accusato il fidanzato: sarebbe stato lui a massacrarla di botte fino a farla finire senza coscienza in ospedale.

E’ successo a Ferentino, in provincia di Frosinone. Vanessa Villani, 31 anni, viene trovata una domenica di marzo dalla madre: giace nel letto, in una pozza di sangue, in fin di vita. Unico testimone il figlio di tre anni. La giovane mamma aveva fatto i bagagli, aveva deciso di andarsene e lasciare il compagno. Il loro rapporto negli ultimi tempi, hanno raccontato dei testimoni, era “burrascoso e morboso”. Forse a peggiorare le cose la mancanza di un lavoro, per il compagno di Vanessa, 28 anni. E la gelosia.

Quando la madre di Vanessa scopre il corpo quasi esangue della figlia, il compagno di lei è a fumare una sigaretta davanti al cancello di casa.

A quel punto Vanessa venne subito trasferita in eliambulanza al policlinico Umberto I di Roma, con la testa fratturata e un lieve infossamento. Per un mese è rimasta in coma farmacologico. Fino a qualche settimana fa, quando Vanessa esce dal coma. Prima cerca di comunicare con gli inquirenti a gesti, poi riesce a parlare. E fa arrestare il suo compagno.