Ferrara, confiscata a Paolo Lazzari Villa Gulinelli

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2016 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Ferrara, confiscata a Paolo Lazzari Villa Gulinelli

Ferrara, confiscata a Paolo Lazzari Villa Gulinelli

FERRARA – Tribunale di Ferrara confisca Villa Gulinelli-Filangeri di Montesanto, una villa del Cinquecento con parco padronale, piscina e altri tre corpi di fabbrica, compreso un Relais 7 stelle con decine di appartamenti in centro a Ferrara. La villa apparteneva a Paolo Lazzari, imprenditore ferrarese di 68 anni, definito dagli inquirenti un evasore totale e nullatenente. I beni confiscati dal fisco per 13 milioni di euro sono riconducibili a lui nonostante abbia presentato l’ultima dichiarazione dei redditi nel lontano 1997.

La notizia è riferita dal quotidiano La Nuova Ferrara, che scrive:

“Paolo Lazzari ha avuto  condanne per bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico e calunnia ma i suoi legali che stanno studiando il provvedimento di confisca dei beni per 13 milioni (pressochè il valore di Villa Gulinelli-Filangeri), hanno già annunciato appello contro la decisione del tribunale.

(…) L’indagine che ha portato il procuratore capo Bruno Cherchi a richiedere l’emissione del provvedimento, ha permesso di ricostruire tutte le ricchezze illecitamente accumulate da Lazzari che attraverso una fitta rete di società (anche estere) create ad hoc e amministratori compiacenti ha più volte venduto e ricomprato i cespiti confiscati per impedire l’aggressione del patrimonio immobiliare allo stesso riconducibile.

Le indagini hanno consentito di accertare che le operazioni di compravendita e di dazione dei mutui fondiari (ottenuti sulla base di false perizie per aumentare il valore degli immobili) erano state attivate, le prime per frodare il fisco e le seconde per ottenere ulteriori liquidità da investire in altri affari.

La provenienza illecita del denaro utilizzato per acquisire il consistente patrimonio immobiliare e la notevole e ingiustificata differenza fra beni posseduti ed il reddito dichiarato dalla persona indagata, sono i motivi che hanno permesso al Tribunale di Ferrara di emanare la misura di prevenzione patrimoniale, che trae i suoi fondamenti dalla legge antimafia”.