Appalti, tangenti e donne: ci sono dentro anche due figli della Casta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2016 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA
Appalti, tangenti ed escort: tra gli arrestati anche due figli della Casta

Appalti, tangenti ed escort: tra gli arrestati anche due figli della Casta

ROMA – Ci sono anche 2 nomi illustri, due figli della Casta, tra i 21 arrestati e indagati per gli appalti per la Tav Milano-Genova e A3. Fra le persone coinvolte ci sono infatti anche Giandomenico Monorchio (figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato) e Giuseppe Lunardi, figlio di Pietro Lunardi, Pdl ed ex ministro delle Infrastrutture del governo Berlusconi. Per aggiudicarsi gli appalti dei lavori per il Terzo Valico genovese gli imprenditori, secondo gli inquirenti, non avrebbero pagato soltanto tangenti, ma avrebbero offerto anche prestazioni con escort.

Sono in totale ventuno gli arrestati tra Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria nell’indagine condotta dai carabinieri di Roma e denominata “Amalgama” (per simboleggiare i legami stretti). Ipotizza la corruzione per ottenere contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione della tratta Tav “Av./A.C Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi” (Alta Velocità Milano-Genova), del 6° Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa. Agli indagati i procuratori aggiunti Paolo Ielo e Michele Prestipino contestano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione.

Nei mesi scorsi, l’indagine di Genova si è incrociata con un’analoga attività avviata dai Carabinieri del comando provinciale di Roma su input della procura della Capitale: l’inchiesta è così proseguita con una collaborazione sia a livello investigativo che giudiziario. E dall’attività investigativa è emerso che ad alcuni dirigenti cui spettava seguire lo svolgimento delle gare indette dal general contractor, per pilotare l’assegnazione dei lotti ad alcune società ed escluderne altre, hanno fatto in modo, in alcuni casi, che offerte anomale divenissero regolari e, in altri, hanno utilizzato dei concorrenti di comodo che in realtà non erano minimamente interessati all’aggiudicazione della gara, per indirizzare direttamente l’assegnazione all’unico concorrente interessato. Almeno in occasione di una turbativa, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno documentato il pagamento di una tangente. I militari delle Fiamme Gialle stanno eseguendo una serie di perquisizioni finalizzate all’acquisizione di diversa documentazione in Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Molise e Campania.

Il Terzo Valico. La linea ad alta velocità denominata «Terzo Valico di Giovi» è stata definita di «interesse strategico nazionale»: collegherà Genova a Milano e dovrebbe essere pronta per il 2021. Il Tav ligure è un’opera che vale 6,2 miliardi e ha l’obiettivo di potenziare i collegamenti del sistema portuale della Liguria con le principali linee ferroviarie del nord Italia e il resto d’Europa. Si sviluppa lungo 53 chilometri, di cui 37 in galleria. Il Cipe ha fissato un limite di spesa di 6,2 miliardi per il consorzio Cociv – un colosso di cui fanno parte Salini Impregilo, Condotte e Civ – che dovrà realizzare i sei lotti.