Figlia restituita alla mamma ex suora, sito di giustizia pubblica tutti i nomi

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Febbraio 2014 - 20:15 OLTRE 6 MESI FA

suoraMACERATA – Una ex suora di origine congolese che nel 2011 diventa mamma. La bambina, prima affidata a una coppia di Macerata, poi restituita alla madre naturale. Una vicenda giudiziaria complessa, la cui sentenza è stata pubblicata su un portale che si occupa di giustizia. Con tutti i nomi dei protagonisti, però, inclusa la minore che invece andrebbe tutelata per legge. La vicenda la racconta Il Resto del Carlino:

Tanto per cominciare, la coppia del Maceratese aveva dato solo la disponibilità all’adozione, e non per gli affidi a rischio giuridico, come poi si è rivelato quello della piccola. Nata il 22 dicembre 2011, la bimba viene affidata loro il 13 gennaio. Il 5 marzo, una donna chiede di sospendere la procedura di adozione. La procura per i minori dà parere contrario, ma la sospensione viene concessa. Il 5 aprile c’è il riconoscimento della figlia da parte della madre biologica, una ex suora congolese. La procura fa un reclamo contro questo provvedimento, accolto a giugno dalla corte d’appello; la corte stigmatizza che la sospensione sia stata concessa dopo 73 giorni dalla nascita della piccola. Comunque il tribunale avvia una consulenza tecnica sulla madre naturale e a novembre l’affido viene revocato.

VENGONO avanzati dei sospetti sull’idoneità della famiglia affidataria, che però ha tutti i riconoscimenti per l’adozione e le conferme dei servizi sociali. A gennaio del 2013, su ricorso della procura, la corte d’appello dichiara la bimba adottabile. Ma il tribunale per i minori va nella direzione opposta e fissa nuovi incontri tra la ex suora e la figlia. Agli incontri, come consulente d’ufficio viene nominata una psicoterapeuta di Fano: la stessa che era stata consulente di parte della suora. Si scoprono anche delle lettere tra l’avvocato della suora e la psicoterapeuta. Alla fine la Cassazione, con una sentenza del giudice Corrado Carnevale, ribalta tutto, senza indicare le modalità di riavvicinamento tra madre e figlia.