Firenze, gas killer; crolla villetta. Estratti vivi papà e 2 figlie: morta la mamma

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Novembre 2016 - 21:58| Aggiornato il 18 Novembre 2016 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Un boato fortissimo, udito bene anche in lontananza, poi la casa gli è crollata addosso. Dramma a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, dove è venuta giù una villetta unifamiliare, a seguito di un’esplosione dovuta a una fuga di gas. Il papà e due figlie piccole, di 7 e 10 anni, sono stati estratti vivi dalle macerie nel giro di breve. Ritrovata morta, dopo ore, la mamma rimasta sepolta sotto i cumuli di polvere e mattoni. Per tutta la sera i vigili del fuoco, soccorritori specializzati coadiuvati da cani molecolari e anche alcuni vicini di casa della famiglia hanno scavato nella speranza di ritrovarla sana e salva. Poi a tarda notte il tragico epilogo.

Il crollo è avvenuto in via Villamagna. La casa fa parte di una sorta di borgo colonico, in località Nutrice, in collina. Il papà e le due bimbe sono stati fin da subito affidati alle cure del 118 e trasportati in ospedale. L’uomo si chiama Roberto Mantione, ha un negozio di animali esotici sulla via Aretina: è stato ricoverato all’ospedale Careggi, le due piccole Gemma e Cristal sono invece al pediatrico Meyer. Mantione è il più grave dei tre, avendo riscontrato gravi ustioni. Al momento del ricovero erano comunque tutti coscienti. La più piccola, di 7 anni, ha riportato ustioni e un politrauma.

Le due bambine, secondo una prima probabile ricostruzione, erano in giardino, mentre proprio la madre, Valentina, rientrando in casa, potrebbe aver innescato l’esplosione di gas accendendo una luce. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 20.30. Il boato ha portato molti residenti ad accorrere sul posto. Tra questi c’era anche il sindaco, Francesco Casini, che ha commentato disperato: “I soccorsi sono stati immediati ma è come se fosse un terremoto”.

Per le ricerche della madre è stato anche richiesto l’intervento del team Usar medium, team di pompieri specializzato in ricerca e recupero di persone sotto macerie. Sul posto la protezione civile della Città metropolitana di Firenze ha portato anche un gruppo elettrogeno per proseguire a oltranza a scavare. Ma alla fine per la donna non c’è stato nulla da fare.

Una fuga di gas è, al momento, la causa probabile indicata dai carabinieri per l’esplosione. La casa non esiste più e ci sono danni visibili anche ad altre abitazioni del complesso: la tremenda esplosione ha fatto schizzare pezzi di muro fino a venti metri di distanza.