Fiumicino, maestra confessa: “Picchiavo i bambini per educarli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2017 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Fiumicino, maestra confessa: "Picchiavo i bambini per educarli"

Fiumicino, maestra confessa: “Picchiavo i bambini per educarli”

ROMA – “Picchiavo i bambini per educarli”. Giovanna Censi, la maestra della scuola materna Lo Scarabocchio, ha spiegato di aver usato le percosse nei confronti dei bimbi ma solo al fine dell’educazione. La maestra di Fiumicino è stata arrestata e accusata di maltrattamenti e dopo diverse ore di interrogatorio, e aver visto i filmati che la ritraggano prende a schiaffi i piccoli, si è limitata a confermare la sua condotta senza pentimento: “Qualche ceffone ogni tanto fa bene”.

Il quotidiano Il Messaggero scrive che la donna è stata arrestata dai carabinieri dopo un mese di indagini e le telecamere nascoste nell’asilo di Fiumicino hanno ripreso i maltrattamenti inflitti ai bimbi tra i 3 e i 5 anni:

“La maestra ha guardato i filmati senza provare un minimo di risentimento. «Qualche ceffone ogni tanto fa bene – si è giustificata la maestra davanti agli inquirenti- così imparano a vivere»”.

Le indagini sono scattate dopo alcune segnalazioni, ma i genitori non si danno pace. Sembra infatti che il temperamento violento della maestra fosse noto a molti e vogliono capire chi l’abbia coperta, mentre prendeva a schiaffi e graffiava i loro figli. La maesra è accusata di aver anche utilizzato un martelletto per colpire in testa i bimbi che facevano troppo rumore:

“«Tutti sapevano che era violenta. Si parla di schiaffi, botte, graffi con le unghie e si dice che usasse un martelletto sulla testa dei bambini perché facevano rumore. Avrebbero dovuto allontanarla». «Non voglio pensare che tutti hanno coperto. La difficoltà ora è elaborare il fatto che i nostri figli hanno frequentato la sua classe». «C’erano voci – raccontano altri – che molti bambini dicevano che la maestra alzava le mani, ma di concreto niente. Si parlava anche di litigi tra le maestre»”.

Anche tra maestre e colleghe il clima non era dei migliori, ma soprattutto c’è il sospetto che la scuola sapesse della politica educativa violenta dell’indagata:

” Molte in passato hanno discusso con la maestra oggi accusata, secondo la procura di Civitavecchia, di maltrattamento su minori. «Durante un’assemblea ricorda una mamma – una delle insegnanti ci disse che i bambini che si sarebbero comportati male a scuola li avrebbe spediti nella classe della maestra Giovanna. Quasi come se la scuola sapesse». È questo un altro aspetto che l’indagine dovrà chiarire: qualcuno era a conoscenza delle violenze?

«Le insegnanti non sono mai sole fanno sapere dall’assessorato alla scuola di Fiumicino – in classe ci sono anche assistenti e altre figure professionali». Per questo nel registro degli indagati potrebbe essere presto iscritto il nome di un’altra insegnante. La gran parte degli alunni ieri comunque ha svolto regolarmente lezione. Ad accoglierli in aula c’era una supplente a cui è toccato il compito più difficile. Quello di trovare le parole giuste da rivolgere a questi bambini.