Francesca Immacolata Chaouqui, due querele in un giorno: da Tremonti e Bertone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Agosto 2013 - 18:33 OLTRE 6 MESI FA
Francesca Immacolata Chaouqui

Francesca Immacolata Chaouqui

CITTA’ DEL VATICANO – Due querele nello stesso giorno. Sono quelle che rischia Francesca Immacolata Chaouqui, la giovane pr inserita un mese fa da papa Francesco, unica donna, tra gli otto tecnici della Commissione referente per la razionalizzazione delle attività finanziarie vaticane. Querele che arriveranno, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto, da personalità di spicco: l’ex ministro Giulio Tremonti e il cardinale Tarcisio Bertone. 

Tremonti non ha gradito l’etichetta di gay, mentre il cardinale non deve aver apprezzato il sentirsi definire “corrotto”. Tutte esternazioni che Chaouqui avrebbe scritto sul suo vecchio profilo Twitter, ora chiuso. Avrebbe perché la diretta interessata si difende dicendo di non essere l’unica ad avere l’accesso a quel profilo.

Tremonti ha annunciato querela contro di lei e contro altri “operatori” ed editori, tra cui  il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, per la vicenda dei “tweet” incriminati della giovane professionista delle pubbliche relazioni, che forte imbarazzo hanno già creato in Vaticano.

“Essendo totalmente estraneo alle due note ‘lobby’ vaticane, per questo certo di vittoria in Tribunale, ho iniziato azioni legali contro Immacolata Chaouqui e altri ‘operatori’ ed editori”

ha annunciato Tremonti, personalità che a lungo ha avuto ottimi rapporti in Vaticano, in particolare durante il pontificato di Benedetto XVI.

Il caso di Francesca Immacolata Chaouqui, 27 anni, con esperienze nel gruppo Ernst & Young, nominata il 18 luglio scorso nella nuova Commissione di monitoraggio creata con il “chirografo” di papa Francesco per i tagli di spesa in Vaticano, è esploso dopo che sono venuti alla luce alcuni “tweet” del suo profilo – ora chiuso – in cui la giovane esaltava la stagione Vatileaks e prendeva di mira personalità come il card. Bertone e lo stesso Tremonti.

In alcuni di questi “cinguettii”, Chaouqui definiva Tremonti “gay”, indicandolo poi come possessore di un conto allo Ior, chiamava Bertone “corrotto” e diceva anche che papa Ratzinger soffriva di leucemia. Comprensibili lo sconcerto in Vaticano e i dubbi sull’opportunità della nomina, soprattutto dopo l’altro caso al centro delle polemiche, quello del nuovo prelato dello Ior, mons. Battista Ricca, accusato di comportamenti “scandalosi” al tempo in cui era in servizio alla Nunziatura di Montevideo.

Chaouqui si è difesa sostenendo che i messaggi non erano opera sua, che il profilo era usato anche da altri. “Sono tranquilla perché il Santo Padre è tranquillo”, ha affermato in una dichiarazione “concordata con il portavoce vaticano, padre Lombardi”. Nei giorni scorsi sono circolate voci anche su possibili azioni legali contro la giovane “commissaria” da parte del card. Bertone, tornato lunedì dalle vacanze in Valle d’Aosta e che vedrà domani papa Francesco a pranzo nel proprio appartamento a Villa Barberini, nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, occasione in cui il segretario di Stato potrebbe porre la questione. Ieri, intanto, è stata notata l’assenza del card. Bertone all’udienza di papa Francesco alle squadre nazionali di Italia e Argentina, mentre stasera il segretario di Stato non sarà neanche allo Stadio Olimpico per l’attesa amichevole, come d’altronde anche il Papa.

Per ora a muoversi legalmente è Tremonti che, motivando le ragioni della sua querela – diretta anche contro chi ha pubblicato notizie sui “tweet” sul suo conto – rivendica la totale “estraneità” alle “due note ‘lobby’ vaticane”, con evidente riferimento alla “lobby gay” e a quella legata alle attività finanziarie. E il fatto che un ex ministro dell’Economia agisca in Tribunale contro il membro di una commissione vaticana incaricata di portare trasparenza finanziaria, chiarezza e correttezza delle procedure e anche ipotesi di rinnovamento e riforma, nonostante la “tranquillità” mostrata finora da papa Francesco sulle sue nomine, non potrà non avere conseguenze.

Nello stesso giorno anche il Cardinale Bertone ha fatto capire di avere intenzione di rivolgersi alla giustizia.