Francesco Mazzega, spunta testimone: “Mi disse che non stava con Nadia Orlando”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2017 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Mazzega, spunta testimone: "Mi disse che non stava con Nadia Orlando"

Francesco Mazzega, spunta testimone: “Mi disse che non stava con Nadia Orlando”

UDINE – Ha girato con il cadavere della fidanzata per le vie della provincia di Udine una notte intera, tra il 31 luglio e il 1° agosto, per poi consegnarsi ai carabinieri di Palmanova. Francesco Mazzega, 36 anni, resta in carcere per l’omicidio della fidanzata Nadia Orlando, asfissiata con un cuscino nella sua auto. L’uomo si è costituito, ma tante sono le cose che non ha detto agli inquirenti o su cui a mentito. Non ha raccontato nemmeno che quella sera, prima di vedere Nadia, era con un’amica e collega di lavoro a cui disse di non essere fidanzato con la sua vittima.

Ascoltata sia dai Carabinieri sia dai poliziotti della Squadra Mobile, che conducono le indagini diretti dal vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, la donna avrebbe riferito di essere stata contattata da Mazzega via WhatsApp, che l’aveva invitata a mangiare una pizza da lui. Le avrebbe confidato di essere stanco di frequentare persone superficiali e di aver bisogno di una donna matura e fedele con cui costruire qualcosa di serio.

Incuriosita, la donna avrebbe spostato gli impegni già presi e trascorso la serata in compagnia di Mazzega. Sempre secondo il suo racconto, l’uomo l’avrebbe anche invitata a fermarsi a dormire da lui perché ‘rilassato’ dalla sua presenza. Rifiutato l’invito, si sarebbero salutati intorno alle 23.00. Agli inquirenti la donna avrebbe riferito anche che l’uomo avrebbe negato di fronte a lei di avere una relazione con Nadia.

Il procuratore capo di Udine, dopo la nuova testimonianza e il racconto confuso e poco preciso fornito da Mazzega, rimane dell’idea che ancora una volta la situazione è cambiata:

“Una volta che è mutato lo scenario delle cause del decesso abbiamo capito che quanto dichiarato è una traccia, certamente con elementi di verità, ma non fedele su quanto accaduto. Ci troviamo di fronte a un fatto che ha avuto una grande eco. La comunità è fortemente turbata. Non mi stupisce che chi può riferire qualcosa di utile lo faccia anche spontaneamente. Siamo in un territorio in cui è ancora molto forte il senso delle istituzioni e la collaborazione dei cittadini è molto elevata”.

La Procura, che coordina le indagini sul delitto, ha avviato una serie di accertamenti a tutto campo per chiarire cosa sia accaduto lunedì sera e verificare anche le dichiarazioni rese dall’indagato. E’ intenzionata anche a svolgere un sopralluogo sulla probabile scena del crimine, “con l’indagato se vorrà collaborare o altrimenti senza”.