Profumo contro l’ora di religione: “Ci sono più stranieri, scuola multietnica”

Pubblicato il 25 Settembre 2012 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Profumo (Lapresse)

ROMA – Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo,  sfida il Vaticano e va contro l’ora di religione. “Credo che il Paese sia cambiato – ha detto – nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione”. In merito alla possibilità di rivedere i programmi scolastici anche a causa dell’aumento di alunni stranieri in classe, per il ministro “sarebbe meglio adattare l’ora di religione trasformandola in un corso di storia delle religioni o di etica”.

Secondo l’ultimo dossier sull’immigrazione della Caritas, tra i 700mila alunni figli di genitori stranieri, solo il 20% degli studenti stranieri è di religione cattolica. Il risultato è che, per la prima volta dal 1993, data della prima rilevazione, il numero degli alunni che non partecipano all’ora di religione ha superato il 10%.

Un discorso che vale per l’ora di religione, ma anche ”per l’ora di geografia” che, secondo Profumo, si può studiare anche ascoltando le testimonianze di chi viene da altri paesi. ”La scuola è più aperta e multietnica e capace di correlarsi al mondo di oggi”, ha concluso il ministro.

A margine di un incontro al Miur Profumo ha toccato anche dell’altro grande tema della scuola: le graduatorie per docenti. ”Credo che il concorso per gli insegnanti sia una grande opportunità e che le persone con grande saggezza parteciperanno, perché è data loro la possibilità, indipendentemente dalla loro posizione in graduatoria, di accelerare il loro percorso e di entrare in ruolo prima di altri”. La partecipazione attesa per il concorso per l’inserimento degli insegnanti sarà elevata. Il bando sarà pubblicato martedì sulla Gazzetta ufficiale.

Infine Profumo ha spiegato che saranno digitalizzati 10 mila libri e documenti del Miur. Una pagella del 1863, un sillabario del 1871, il libro di testo per la terza elementare a cura di Grazia Deledda. Sono alcuni dei tesori custoditi nella biblioteca del Ministero dell’Istruzione, che sarà d’ora in poi aperta al pubblico (ore 9,30-16,30) e presto consultabile via Internet. Dei 70 mila volumi e documenti presenti a viale Trastevere, 10 mila sono stati già digitalizzati ed è in fase di elaborazione un portale sulla storia della scuola con modalità interattiva, che dovrebbe essere pronto a dicembre. “L’obiettivo – ha spiegato il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo – è di creare una virtual library, per mettere a disposizione del paese e rendere fruibile agli studenti di tutta Italia il grande patrimonio di cui disponiamo”.