Francesco Schettino sale sulla Costa Concordia e si commuove

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2014 - 11:01| Aggiornato il 27 Febbraio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Schettino sale sulla Costa Concordia e si commuove

Francesco Schettino (Foto Lapresse)

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Francesco Schettino all’Isola del Giglio, sale sulla Costa Concordia è si commuove. Il comandante accusato del naufragio della nave da crociera di due anni fa è andato all’isola martedì sera, 25 febbraio. Giovedì 26sulla Concordia è previsto un sopralluogo al quale Schettino ha ottenuto di poter partecipare. Il 23 gennaio, data del primo sopralluogo, non lo fece. 

Durante la traversata da Porto Santo Stefano al Giglio Schettino ha spesso telefonato e si sarebbe commosso quando il traghetto è passato davanti al relitto della Concordia.

Se l’arrivo di Schettino sulla Concordia era stata autorizzato non lo era altrettanto quello di alcuni uomini di Costa Crociere da cui è scaturita una nuova inchiesta, collaterale a quella sul naufragio. Sono entrati nella nave, che è sotto sequestro, senza autorizzazione del tribunale e, forse, per alterare l’imminente sopralluogo a bordo. Così la procura di Grosseto ha indagato due persone per violazione dei sigilli, modifica dello stato dei luoghi e frode processuale.    

Non sono figure marginali: uno è l‘ingegner Franco Porcellacchia, custode giudiziale della nave e noto, si può dire a livello mondiale, per essere il responsabile dell’operazione di raddrizzamento e rimozione del relitto (“parbuckling”). L’altro è il consulente tecnico di Costa spa nel processo di Grosseto, il comandante Camillo Casella.

Sono state perquisite le loro case a Genova e i loro uffici al Giglio, e sono stati sequestrati i loro computer. Al vaglio degli inquirenti almeno una terza persona che era con loro a bordo.

Gli indagati avrebbero violato l’area sequestrata il 22 gennaio, giorno precedente al primo sopralluogo, quello fatto alla plancia di comando il 23 gennaio. I registri attesterebbero la loro presenza a bordo. Gli inquirenti sospettano manomissioni. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di dimora al Giglio per entrambi.